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Pompeo Marino Molmenti nacque l'8 novembre 1819 a Villanova sul Livenza, una località situata nella regione del Friuli, Italia. Figlio di Francesco Molmenti, un ingegnere di agiate condizioni, seguì le orme del fratello maggiore, Ettore, trasferendosi a Venezia. Orfano in giovane età, Pompeo fu affidato alle cure dello zio Ettore, che incoraggiò i suoi studi. Nel 1834, fu iscritto all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studiò sotto la guida di Ludovico Lipparini, Odorico Politi e Michelangelo Grigoletti. Durante i suoi anni di formazione, dipinse "L'assassinio di Cesare", una delle sue prime opere note. Uno dei suoi primi mecenati fu il Conte Spiridione Papadopoli e sua moglie Teresa Mosconi, proprietari di una villa a Villanova, non lontano dal luogo di nascita di Molmenti. Per la famiglia Papadopoli, dipinse "La morte di Otello" e, in seguito, nel 1866, completò una seconda versione dell'opera. Tra il 1835 e il 1840, realizzò una "Madonna con bambino" per un'abside presso l'oratorio privato dei Papadopoli, che ricordava la Madonna Giovanelli di Giovanni Bellini del Rinascimento. Dipinse anche una "Santa Teresa" (ora perduta) per la contessa e un "San Paolo" (distrutto) per la chiesa di San Polo di Piave. Dal 1843 al 1844, Molmenti accompagnò il Duca Saverio di Blancas in un viaggio attraverso la Siria e la Grecia, durante il quale disegnò molti soggetti arabi e dipinse "La partenza di Tobia con Rachele dalla casa di Labano" per il suo mecenate Conte Papadopoli e "Sara dà Agar in moglie ad Abramo". Successivamente viaggiò a Firenze, Roma, Parigi e Monaco. Durante gli anni 1848-1849, partecipò ad alcune delle insurrezioni patriottiche. Nel 1850, espose tre dipinti: "Cimabue scopre in Giotto il genio della pittura" (ora perduto), una "Sacra Famiglia" copiata dalla Madonna della seggiola di Raffaello e una "Vergine con bambino e Santa Orsola" per la chiesa di Sant'Orsola di Conegliano, ora esposta nel duomo. Dipinse anche una "Immacolata Concezione" per Malo vicino a Vicenza; un "Martirio di Santa Filomena" per Vidor; un "San Rocco" per una chiesa di Palmanova; e "Gesù dà le chiavi a San Pietro" per Fontanelle. Nel 1851, Molmenti divenne professore presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia e lavorò al fianco di Pietro Selvatico per riformare l'istituzione. Tra i suoi allievi si annoverano Antonio Beni, Giacomo Favretto, Luigi Nono, Bressanesi, Luigi Pastega, Egisto Lancerotto, Tranquillo Cremona, Napoleone Nani, Silvio Rotta e Ettore Tito. Fu nominato cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia. Nel 1853 espose un dipinto sul tema di "Pia de' Tolomei", commissionato dall'architetto Conte Giacomo Franco e ora conservato nel Museo Civico di Castelvecchio. Dipinse anche "L'arresto di Filippo Calendario" (1854) su commissione della Principessa Giovanelli. Pompeo Marino Molmenti morì il 17 dicembre 1894 a Venezia, lasciando un'eredità artistica significativa che rifletteva il suo contributo al panorama artistico italiano del XIX secolo. La sua opera abbracciava una vasta gamma di soggetti, dalla pittura religiosa a quella storica, dimostrando una profonda conoscenza delle tecniche pittoriche e un'abilità nel catturare la complessità emotiva dei suoi soggetti. Molmenti rimane una figura influente nell'arte italiana, celebrato per il suo contributo all'evoluzione della pittura veneziana e per il suo ruolo di educatore e mentore per la successiva generazione di artisti italiani.
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