La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Vincenzo Montefusco ( Cava dei Tirreni 1852 - Roma 1912). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Vincenzo Montefusco fu un pittore italiano nato nel 1852 a Cava dei Tirreni, in Campania, all'epoca parte del Regno delle Due Sicilie, e deceduto a Roma nel 1912. La sua vita e la sua arte si inseriscono nel contesto culturale e artistico dell'Italia post-unitaria, un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici che influenzarono profondamente la produzione artistica del tempo. Montefusco iniziò il suo percorso formativo presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ebbe l'opportunità di studiare sotto la guida di maestri del calibro di Gabriele Smargiassi e Giuseppe Mancinelli, per poi completare la sua formazione con Domenico Morelli. Questi anni di studio furono fondamentali per lo sviluppo del suo stile e delle sue tecniche pittoriche, che lo portarono a esordire nel 1869 presso la "Società per la Promozione delle Belle Arti" con diverse opere paesaggistiche, genere che inizialmente predilesse. Tuttavia, a partire dal 1873, Montefusco iniziò a orientarsi verso la pittura di genere, dedicandosi alla rappresentazione di scene di vita quotidiana, spesso intrise di tematiche sentimentali, ma non mancavano opere di natura patriottica, come evidenziato dal suo noto dipinto "Settembrini nella prigione di Santo Stefano". Questa evoluzione tematica rifletteva l'interesse dell'artista per la vita sociale e culturale del suo tempo, nonché il desiderio di esplorare nuove forme espressive attraverso la pittura. Le opere di Montefusco riscossero un notevole successo, tanto che molte di esse furono acquistate da collezionisti francesi tramite la Galleria Goupil, una delle più importanti gallerie d'arte dell'epoca. Tra i suoi lavori più significativi si ricordano "Lo scrivano pubblico", "Sul Vesuvio", "Borgo Santa Lucia", "Il pescivendolo", "Un brindisi!", "I fidanzati" e "La venditrice di zucche". Queste opere, caratterizzate da una forte attenzione al dettaglio e da una sensibilità nei confronti dei soggetti rappresentati, offrono uno spaccato vivido e autentico della società italiana di fine Ottocento. Oltre alla pittura ad olio, Montefusco si dedicò anche all'acquerello, tecnica con cui realizzò opere di notevole bellezza e delicatezza. Nel 1881, ebbe l'opportunità di esporre tre dei suoi acquerelli alla Esposizione Nazionale di Milano, evento che contribuì ad accrescere ulteriormente la sua reputazione nel panorama artistico italiano. La morte colse Vincenzo Montefusco a Roma nel 1912, all'età di 60 anni, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Molte delle sue opere sono oggi conservate presso il Museo di Capodimonte e il Museo di San Martino a Napoli, dove continuano a testimoniare il talento e la sensibilità di uno dei più importanti pittori italiani di fine Ottocento e inizio Novecento. La vita e l'opera di Vincenzo Montefusco si inseriscono dunque in un contesto storico e culturale di grande fermento, in cui l'arte si fece portavoce delle trasformazioni sociali e dei sentimenti più profondi dell'umanità. Attraverso la sua pittura, Montefusco ha saputo catturare l'essenza della vita quotidiana, esprimendo con sensibilità e maestria le gioie, le speranze e le difficoltà del suo tempo.
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