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Alessandro Morani, nato a Roma il 14 agosto 1859 e scomparso nella stessa città il 26 marzo 1941, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con la storia culturale e artistica di Roma, città che non solo gli ha dato i natali ma che è stata anche teatro della sua formazione e della sua attività professionale. Figlio di Vincenzo Morani, un pittore di discreta fama, Alessandro inizia il suo percorso artistico sotto la guida del padre e dello scultore Lombardi, considerati i suoi primi maestri. La sua formazione accademica prende avvio nel 1877 quando, ancora giovane, decide di iscriversi all'Istituto di Belle Arti di Roma. Qui segue corsi di disegno e pittura, sebbene in modo discontinuo, che tuttavia contribuiscono significativamente alla sua educazione artistica. Tuttavia, è al di fuori delle aule che Morani approfondisce la sua conoscenza artistica, grazie ai continui contatti con altri pittori frequentatori del Caffè Greco, come Enrico Coleman, Onorato Carlandi, Ettore Ferrari e Cesare Pascarella, e alle escursioni "for de porta" con Giuseppe Raggio e Giulio Aristide Sartorio che arricchiscono la sua visione artistica. Nel 1886, insieme all'amico Alfredo Ricci, Morani è tra i fondatori della Società In Arte Libertas, assumendo il ruolo attivo di segretario. Questo periodo segna l'inizio di una carriera prolifica e diversificata, durante la quale Morani si distingue non solo come pittore ma anche come decoratore, illustratore e scenografo. La sua opera si caratterizza per una notevole versatilità, che lo porta a esplorare diversi generi e tecniche, dalla pittura di paesaggio alla marina, senza mai ripetersi nonostante la frequente riproduzione degli stessi luoghi. Influenzato dal pittore vedutista Alessandro Castelli, Morani si dedica con passione alla pittura di paesaggio, ma la sua curiosità artistica lo porta anche a esplorare il mondo delle arti applicate. Collabora con artisti del calibro di Adolfo De Carolis nella decorazione di prestigiosi edifici come Palazzo Vidoni e Villa Blanc, dimostrando una visione artistica eclettica e capace di abbracciare diverse forme di espressione creativa. Il restauro diventa un'altra importante dimensione della sua attività artistica. La sua maestria tecnica e la profonda comprensione dell'arte del passato lo rendono un protagonista nel campo della conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico, collaborando alla ricostruzione di tombe etrusche e al ripristino di affreschi. Tra le sue principali opere si annoverano "I lavori di Maggio" (1889), "Cipressi a Villa Falconieri a Frascati" (1894), "Figura femminile (Massimilla)" (1895), "Rose" (1895/99) e "Processione al Santuario della Trinità" (1930). Queste opere testimoniano l'evoluzione stilistica di Morani, dal realismo descrittivo alla pittura simbolista, e riflettono la sua dedizione alla pittura di paesaggio, alle arti applicate e al restauro. Alessandro Morani è stato parte integrante del prestigioso gruppo "In Arte Libertas" guidato da Nino Costa, un'associazione che ha svolto un ruolo chiave nella scena artistica italiana dell'epoca. La sua opera si presenta come un affascinante viaggio attraverso diverse fasi stilistiche, impreziosito dalla sua dedizione alla pittura di paesaggio, alle arti applicate e al restauro, lasciando un segno indelebile nel panorama artistico italiano.
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