La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Angelo Morbelli ( Alessandria 1853 - Milano 1919). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Angelo Morbelli nacque il 18 luglio 1853 ad Alessandria, in una famiglia benestante. Suo padre, Giovanni Morbelli, era un funzionario sabaudo e sua madre, Giovannina, nata Feraris, era proprietaria terriera. Inizialmente, Morbelli mostrò un interesse per la musica, ma una malattia, la mastoidite, lo portò a un progressivo abbassamento dell'udito che lo costrinse a dedicarsi alla pittura. Grazie a una borsa di studio ottenuta dal Comune di Alessandria, all'età di 14 anni, poté trasferirsi a Milano per studiare all'Accademia di Brera sotto la guida di Giuseppe Bertini, Raffaele Casnedi e Luigi Riccardi. Durante gli anni accademici, Morbelli si distinse per il suo talento, vincendo due medaglie di bronzo per il paesaggio nel 1871 e 1872, e una medaglia d'argento per la copia della statua sempre nel 1872. Questo periodo fu ricco di riconoscimenti e soddisfazioni personali per lui. Fece la conoscenza di importanti artisti come Francesco Filippini, Eugenio Gignous, Gaetano Previati, Giovanni Segantini, Cesare Tallone, Achille Tominetti, Emilio Longoni e Giovanni Sottocornola, con i quali condivise idee e progetti. Nel 1874, Morbelli fece il suo esordio sulla scena artistica milanese presentando "Interno del coro del monastero Maggiore in Milano". I suoi primi lavori furono principalmente paesaggi e scene storiche, ma nel 1880, con il dipinto della morte di Goethe, attirò l'attenzione del pubblico generale. Da quel momento, iniziò a concentrarsi su soggetti contemporanei, in particolare sulla vita degli anziani residenti nel Pio Albergo Trivulzio, un ricovero per poveri anziani a Milano. Questo cambio di focus segnò l'inizio del suo impegno verso temi sociali. Nel 1883, Morbelli sposò Maria Pagani, che ispirò diverse sue opere sulla maternità. Intorno al 1890, iniziò a sperimentare con la composizione dei colori e adottò lo stile Divisionista, una tecnica che scompone i colori per creare un effetto vibrante e luminoso. Le sue prime opere divisioniste furono principalmente paesaggi, ma presto iniziò a trattare anche temi sociali con questa tecnica. Uno dei suoi dipinti più noti, "Per ottanta centesimi", che ritrae donne che lavorano nelle risaie, gli valse la medaglia d'oro a Dresda nel 1897. Quest'opera, insieme a "Giorno di festa al Pio Albergo Trivulzio", gli fece guadagnare un'altra medaglia d'oro all'Exposition Universelle di Parigi nel 1900. Morbelli continuò a produrre opere che affrontavano questioni sociali, oltre a paesaggi marini e ulteriori omaggi alla maternità. Nel 1912, iniziò a scrivere un libro sul Divisionismo, sotto forma di diario privato, che rifletteva la sua profonda comprensione e dedizione a questa tecnica. Morbelli trascorse gli ultimi anni della sua vita tra Milano, dove passava gli inverni, e Usseglio, dove trascorreva le estati. Morì di polmonite il 7 novembre 1919 a Milano, all'età di 66 anni. La sua eredità artistica è caratterizzata da un profondo impegno sociale e da una costante sperimentazione pittorica. Morbelli non si limitò a rappresentare la realtà che lo circondava, ma cercò di trasmettere un messaggio emotivo e critico attraverso le sue opere. La sua capacità di sperimentare con nuove tecniche e di affrontare temi sociali con sensibilità lo rende una figura di spicco nell'arte italiana di fine Ottocento e inizio Novecento.
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