La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Benedetto Musso ( Laigueglia 1835 - 1883). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Benedetto Musso, nato a Laigueglia il 17 settembre 1835 e morto nella stessa città l'11 ottobre 1883, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del XIX secolo, specialmente nella regione della Liguria. Figlio di Giuseppe, Musso ha avuto un percorso formativo e professionale che lo ha visto emergere come una figura di spicco nel suo campo, grazie alla sua capacità di fondere tradizione e innovazione nelle sue opere. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida di Giuseppe Isola all'Accademia Ligustica, dove in seguito divenne insegnante. Questo periodo formativo fu cruciale per lo sviluppo del suo stile e della sua tecnica. Musso frequentò anche la "Scuola serale del costume", un'istituzione che rifletteva l'importanza dell'osservazione diretta e dello studio del vero nella formazione degli artisti dell'epoca. Le opere di Musso spaziano da quadri di soggetto biblico a quadretti di genere, condotti con un senso pittorico moderno che anticipava le tendenze dell'arte successiva. La sua capacità di catturare momenti di vita quotidiana, insieme alla sua abilità nel rappresentare scene bibliche con una nuova sensibilità, dimostra la sua versatilità come artista. In particolare, le sue opere rivelano già le influenze dei pittori lombardi cosiddetti della "Scapigliatura", un movimento che cercava di rompere con le convenzioni accademiche in favore di un'espressione più libera e personale. Musso espose le sue opere a Roma e a Napoli, e ininterrottamente alla Promotrice di Genova dal 1864 al 1882, testimoniando il riconoscimento e l'apprezzamento che il suo lavoro ricevette durante la sua vita. Alcune delle sue opere furono acquistate da figure di spicco come il re Vittorio Emanuele II, re Umberto I e dal Municipio di Genova, mentre altre si trovano ancora oggi presso i discendenti della sua famiglia a Laigueglia e Genova. Tra le sue opere più note si ricordano "Ripudio di Agar", "Tramonto", "Pastorella di Briga", "Idillio", "Mare in tempesta", "Caccia fortunata", "Prigionia", "Foce del Torrente Merula (Andora)", "Ecce Homo", "Samaritana al pozzo" (bozzetto), "Rondinella pellegrina", "Luna di miele", "Paesaggio notturno", "Donna con ventaglio", "Uomo in feluca che legge" e diverse nature morte. Queste opere, che spaziano dal paesaggio al ritratto, dalla scena di genere alla rappresentazione biblica, dimostrano la sua abilità nel trattare una varietà di soggetti con profondità emotiva e tecnica raffinata. Nelle opere di Musso è evidente un tonalismo di timbro impressionista, pur rimanendo legato alla Scuola Grigia genovese, un gruppo di artisti che privilegiava una palette di colori ridotta, spesso dominata da toni di grigio, per esplorare le sfumature emotive e atmosferiche dei loro soggetti. Questa dualità tra l'adesione a una tradizione locale e l'apertura verso le correnti artistiche contemporanee europee caratterizza la sua produzione, rendendolo una figura di transizione tra l'arte del XIX secolo e le avanguardie del XX secolo. La vita e l'opera di Benedetto Musso riflettono dunque un periodo di grande fermento artistico, in cui la ricerca di nuove forme espressive si intrecciava con il rispetto per la tradizione. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata per la sua capacità di catturare la complessità della condizione umana attraverso la lente della sua sensibilità unica e del suo talento eccezionale.
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