La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Vittorio Nattino ( Genova 1890 - 1971). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Vittorio Nattino fu un pittore autodidatta italiano, nato a Genova Sestri Ponente il 23 agosto 1890 e deceduto a Genova Voltri nel 1971. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la tradizione pittorica ligure dell'Ottocento, sebbene egli non fosse insensibile ai movimenti artistici innovativi del suo tempo. La sua opera si caratterizza per una particolare attenzione alle atmosfere simboliste, influenzato in modo significativo dall'opera di Previati. Nattino si dedicò con egual maestria alle tecniche dell'olio e dell'acquarello, scegliendo di ritrarre prevalentemente paesaggi naturali e urbani. Le sue opere spesso raffigurano spiagge liguri come Prà, Pegli e Boccadasse, vedute della laguna veneziana e paesaggi campestri, anche innevati. La sua predilezione per la natura si manifestava in particolare nelle ore e nei momenti più mesti o tranquilli, come dimostrano i titoli di alcune delle sue opere: "Campagna gelata", "Riflessi di pioggia", "Nebbiolina", "Malinconia di canale", "Mattino nebbioso", "Quiete", "Grigiore". Nel corso della sua carriera, Nattino fu nominato Accademico di Merito presso la Ligustica di Genova nel 1934 e partecipò attivamente a numerose mostre sia in Italia che all'estero. Dal 1948 entrò a far parte del "Gruppo Artisti Genovesi" insieme ad altri valenti pittori come Cavasanti, Lombardo, Gatto e Pergola, e fu anche membro del "Gruppo degli Acquarellisti Liguri" con Craffonara, tra gli altri. Le sue opere furono esposte in varie rassegne espositive, tra cui quelle presso la Società Promotrice di Belle Arti e la V Mostra Interprovinciale d'Arte, nonché in mostre collettive organizzate dalle più note gallerie genovesi, come Rotta e Guidi. I critici più importanti si occuparono di lui, e un pubblico sempre più numeroso seguì con affetto e partecipazione le sue rassegne. Le sue opere figurano nelle civiche raccolte del Comune di Genova e in importanti raccolte straniere a Londra, Ginevra, Bruxelles e Parigi. Nattino è stato definito "il poeta del grigio" per la sua tendenza a utilizzare colori attenuati, grigi e tinte indefinite, rimanendo fedele a se stesso durante i lunghi anni che hanno contrassegnato la sua carriera. Tra le sue opere più note, troviamo "Autoritratto", "Mercato a Rialto", "Chioggia" (acquerello), "Scena di spiaggia", "Specchio d'acqua", "Vele", "Pausa di pioggia", "Mercato alla Giudecca", "Effetto di sole" (acquerello) e "Crucis pondere premimur omnes". Diciannove dei suoi dipinti sono conservati presso la Galleria di Arte Moderna di Genova, tra cui "Vele", esposto alla Mostra della Società Promotrice di Belle Arti “Alere Flammam” di Genova nel 1929, e "Neve", "Riflessi di nevicata a Venezia", con il quale partecipò alla IV Mostra d'Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti di Genova del 1933. La sua tecnica pittorica si adattava caso per caso al soggetto che si accingeva a ritrarre, preferendo il paesaggio ad olio e all'acquarello. Questa flessibilità tecnica, unita alla sua capacità di catturare l'essenza della natura e delle atmosfere, ha reso le sue opere particolarmente apprezzate e ricercate dai collezionisti e dagli amanti dell'arte. La biografia di Vittorio Nattino è stata oggetto di pubblicazioni come quelle di A.M. Comanducci, che lo ha incluso nei suoi dizionari illustrati dei pittori e incisori italiani moderni e contemporanei. La sua arte continua a essere studiata e apprezzata per la sua unica capacità di catturare la bellezza sottile e malinconica dei paesaggi italiani.
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