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Edoardo Navone fu un pittore italiano nato a Roma nel 1844 e deceduto nella stessa città nel 1912. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la capitale italiana, dove visse e operò per la maggior parte della sua esistenza. Navone si formò presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, un'istituzione che ha plasmato molti artisti di rilievo nel panorama culturale italiano e internazionale. La sua produzione artistica si caratterizzò per la rappresentazione di scene rurali, eseguite principalmente con la tecnica dell'acquerello. Navone ebbe una predilezione per i soggetti di genere e per la raffigurazione dei costumi degli abitanti della campagna romana, un tema che rifletteva l'interesse dell'epoca per il realismo e per la vita quotidiana delle classi popolari. Tra le sue opere più note si annoverano "Buttero", "Costumi del Lazio", "Ciociara", "Al passeggio" e "La zingara". Questi lavori evidenziano la sua abilità nel catturare con sensibilità e attenzione i dettagli della vita contadina e delle tradizioni locali. La carriera di Navone fu segnata da una serie di partecipazioni a mostre importanti, che gli permisero di guadagnare riconoscimenti e di esporre il suo talento a un pubblico più ampio. Nel 1883, partecipò alla Mostra Nazionale di Roma e l'anno successivo alla Mostra di Torino, dove presentò alcune delle sue opere più significative. Inoltre, nel 1887, le sue creazioni furono esposte anche a Dresda, dimostrando che il suo lavoro aveva iniziato a varcare i confini nazionali. Navone fu anche membro dell'Associazione Artistica Internazionale, con la quale espose nel 1871 e nel 1875. Questa associazione era un punto di riferimento per gli artisti dell'epoca, offrendo loro una piattaforma per la condivisione delle idee e per la promozione delle loro opere. Dal 1872, Navone stabilì il suo studio alla Passeggiata di Ripetta, un luogo di grande ispirazione artistica a Roma. La sua presenza in questo ambiente culturale gli permise di entrare in contatto con altri artisti e mercanti d'arte, tra cui i D'Atri, che influenzarono la sua carriera. Negli anni successivi, Navone partecipò regolarmente alle mostre annuali della Società degli Amatori e Cultori, presentando opere come "Maschere" nel 1881, "Via dalla fonte" nel 1884 e "Zingara" nel 1885. La sua partecipazione all'Esposizione Nazionale di Roma nel 1893 con l'opera "Tentazione" segnò un altro momento importante della sua carriera. L'arte di Navone fu apprezzata anche all'estero, grazie all'intermediazione del mercante inglese P. Marchiafava, che a partire dalla fine del XIX secolo iniziò a promuovere le sue opere anche fuori dall'Italia. Questo aspetto della sua carriera sottolinea l'importanza del mercato artistico internazionale per la diffusione e la valorizzazione del talento degli artisti italiani dell'epoca. Edoardo Navone morì a Roma nel 1912, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere continuano a essere apprezzate e ricercate da collezionisti e amanti dell'arte, e sono oggetto di studio per gli storici dell'arte che si interessano al realismo italiano e alla pittura di genere del XIX secolo. La sua capacità di rappresentare con autenticità e delicatezza la vita rurale e i costumi del Lazio lo rende una figura di spicco nell'arte italiana dell'Ottocento.
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