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Federico Nehrlich, noto anche come Friedrich Nerly, è stato un artista di eccezionale talento, la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia dell'arte europea del XIX secolo. Nato a Venezia nel 1842, Federico era figlio e allievo di Christian Friedrich Nehrlich, un rinomato paesaggista tedesco che aveva adottato l'Italia come sua seconda patria. Questo contesto familiare e culturale ha fornito a Federico una solida base su cui costruire la sua carriera artistica, permettendogli di assorbire fin dalla giovinezza le tecniche pittoriche e l'amore per il paesaggio che caratterizzavano l'opera di suo padre. La formazione artistica di Federico iniziò sotto la guida di suo padre, ma ben presto si arricchì grazie agli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ebbe l'opportunità di apprendere da maestri del calibro di Eugene de Blaas, Federico Moja e Pompeo Mariano Molmenti. Questo periodo di formazione accademica ha permesso a Federico di sviluppare una propria visione artistica, pur rimanendo fedele alla tradizione paesaggistica che aveva ereditato dal padre. La carriera militare di Federico, che lo vide servire nell'esercito tra il 1862 e il 1865 e nuovamente nel 1866, gli offrì l'opportunità di viaggiare in Germania e di visitare città artisticamente significative come Düsseldorf, Weimar, Monaco e Dresda. Queste esperienze arricchirono ulteriormente il suo bagaglio culturale e influenzarono la sua produzione artistica, introducendo nuove prospettive e tematiche nel suo lavoro. Dopo il servizio militare, Federico intraprese numerosi viaggi in Europa e in Italia, esplorando paesaggi e città che avrebbero poi trovato posto nelle sue opere. Nel 1868, visitò per la prima volta Roma, un'esperienza che segnò profondamente la sua visione artistica e lo incoraggiò a rifiutare l'approccio accademico in favore della pittura dal vero. Questa scelta si riflette nelle sue opere, caratterizzate da una rappresentazione autentica e vivida del paesaggio, che cattura l'essenza dei luoghi ritratti con una sensibilità unica. Federico Nerly si distinse per la sua abilità nel rappresentare il mare e i paesaggi marini, diventando noto come un eccellente pittore di marine. Tra le sue opere più celebri si annoverano "Fishing in the Gulf of Siracusa", acquistata dall'imperatore tedesco; "I bragozzi dell'Adriatico", acquisita dal Museo Civico di Danzica; e "Littorale veneto", entrata a far parte delle collezioni del Museo Civico Revoltella di Trieste. Questi lavori evidenziano la sua capacità di catturare la luce e l'atmosfera dei paesaggi marini, rendendo le sue marine apprezzate da collezionisti e ammiratori in tutta Europa. La partecipazione di Federico a mostre e esposizioni nazionali e internazionali gli conferì una notorietà crescente nel panorama artistico dell'epoca. Le sue opere furono esposte in importanti città come Parma, Torino, Genova, Vienna e Roma, ricevendo elogi da critica e pubblico. La sua presenza assidua alle mostre della Società degli Amatori e Cultori di Roma dimostra l'apprezzamento di cui godeva nel contesto artistico italiano, nonostante le sue origini tedesche. Federico Nehrlich morì a Lucerna, in Svizzera, nel 1919, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere studiata e ammirata per la sua capacità di trasmettere la bellezza e l'emozione dei paesaggi che ha ritratto, testimoniando il suo contributo duraturo all'arte del paesaggio marino.
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