La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Luciano Nezzo ( Badia Polesine 1856 - Urbino 1903). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Luciano Nezzo, nato a Badia Polesine nel settembre del 1856 e deceduto a Urbino nel novembre del 1903, è stato un pittore e insegnante d'arte italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua vita, intrisa di arte, passione e dedizione, si snoda attraverso un percorso formativo e professionale ricco e variegato, che lo ha visto emergere come uno dei pittori più apprezzati della sua generazione. Fin dalla tenera età, Nezzo dimostrò una forte inclinazione verso la pittura e il disegno, tanto che il suo talento non passò inosservato agli occhi di Marco Vallerini, un pittore locale che divenne il suo primo maestro. La sua formazione artistica prese una svolta decisiva quando, grazie al sostegno finanziario di un mecenate veneto che aveva riconosciuto le sue promettenti capacità, si trasferì a Venezia per frequentare l'Accademia di Belle Arti. Qui, sotto la guida di Pompeo Marino Molmenti, Nezzo affinò le sue abilità e sviluppò uno stile che lo avrebbe contraddistinto per tutta la vita. Durante i dieci anni trascorsi all'Accademia di Venezia, Nezzo si distinse per la sua eccezionale bravura, tanto da vincere una medaglia d'oro per due composizioni storiche: "Il Tasso al letto di morte di Eleonora d'Este" e "Leonardo da Vinci nell'atto di ritrarre monna Lisa". Questi successi precoci segnarono l'inizio di una carriera brillante nel mondo dell'arte. Richiamato alle armi, Nezzo non abbandonò la sua passione per l'arte. Durante il suo soggiorno a Milano, dove fu di stanza con il 41° reggimento, decise di perfezionarsi presso l'Accademia di Brera. Questa esperienza arricchì ulteriormente il suo bagaglio artistico, preparandolo per i successi futuri. Al suo ritorno in Veneto, Nezzo fu nominato professore e successivamente direttore dell'Accademia di Belle Arti di Urbino, un incarico che testimonia il riconoscimento del suo talento e delle sue competenze nel campo dell'insegnamento artistico. Durante la sua carriera, Nezzo si dedicò sia alla pittura di storia che ai soggetti di genere, spaziando da scene di vita quotidiana a ritratti e composizioni letterarie, dimostrando una versatilità e una profondità espressiva notevoli. Tra le sue opere più celebri si annoverano "Alla finestra", esposta a Torino nel 1884, "Buon giorno", presentata a Roma nel 1883, e "Mastro Piero". Inoltre, Nezzo ottenne una medaglia d'argento all'Esposizione di Rovigo del 1887 per due dipinti: "Ritratto di Re Umberto" e "Invitati a pranzo". Quest'ultimo, in particolare, rivela la capacità dell'artista di catturare con leggerezza e simpatia scene di vita famigliare, dimostrando al contempo una tecnica impeccabile e una cura minuziosa per i dettagli. La critica dell'epoca apprezzò Nezzo per la correttezza del suo disegno e per la solidità della sua pittura, sebbene talvolta lo considerasse ancora legato al disegno accademico. Nonostante ciò, il suo lavoro fu molto apprezzato dai contemporanei, tanto che alcune delle sue opere furono acquistate da collezionisti e mecenate, consolidando la sua reputazione come uno dei pittori più talentuosi e rispettati del suo tempo. Luciano Nezzo morì a Urbino nel 1903, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua vita e la sua opera continuano a essere oggetto di studio e ammirazione, testimoniando il suo contributo significativo alla storia dell'arte italiana.
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