La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Emilio Notte ( Ceglie Messapico 1891 - Napoli 1982). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Emilio Notte, nato il 30 gennaio 1891 a Ceglie Messapica, è stato un esponente di spicco del movimento futurista italiano. La sua vita fu un intreccio di arte, storia e cambiamenti culturali che hanno segnato il Novecento. Figlio di genitori veneti, Giovanni Notte e Lucinda Chiumenti Fincati, Emilio crebbe in un ambiente in cui i frequenti trasferimenti per lavoro del padre, un funzionario del Ministero del Bollo, lo portarono a vivere in diverse città del Sud Italia. La sua vocazione artistica si manifestò precocemente. Già a dodici anni, mostrò un talento naturale per la pittura, dipingendo ritratti, paesaggi e stemmi gentilizi. La sua abilità colpì il padre che decise di portarlo a Napoli per far valutare i suoi lavori da Vincenzo Volpe, direttore dell'Accademia di Belle Arti. L'accoglienza positiva dei suoi lavori fu tale che Notte, a soli 15 anni, lasciò gli studi liceali per trasferirsi a Napoli, dove prese in affitto un piccolo studio e iniziò a studiare arte. Nel 1907, la famiglia Notte si trasferì a Prato, permettendo a Emilio di completare gli studi all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Qui, sotto la guida di Adolfo De Carolis e influenzato dalla poetica di Giovanni Fattori, Notte iniziò a sviluppare il suo stile pittorico. A Firenze, strinse amicizie importanti con figure come il futuro architetto Giovanni Michelucci e il pittore Attilio Cavallini, che lo introdussero nel gruppo della “Giovine Etruria”. La sua carriera artistica prese il volo quando, a 21 anni, espose alla decima Biennale di Venezia. Nel 1913-1914, Notte entrò in contatto con i futuristi, tra cui Umberto Boccioni, Filippo Tommaso Marinetti, Carlo Carrà e Aldo Palazzeschi. Il suo impegno nel movimento futurista fu interrotto dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, durante la quale fu ferito in combattimento. Dopo la guerra, nel 1918, si trasferì a Milano dove frequentò il salotto artistico di Margherita Sarfatti e entrò in conflitto con Mussolini, che lo vedeva come un rivale a causa della sua vicinanza a Sarfatti. Nel 1923, Notte vinse una competizione al Liceo Artistico di Venezia e l'anno successivo, dopo aver vinto un premio nazionale, si trasferì a Roma. Tuttavia, nel 1929 fece ritorno a Napoli, dove lavorò per il resto della sua vita. Durante la sua lunga carriera, Notte donò molte delle sue opere alla città natale di Ceglie Messapica, contribuendo alla creazione di una Galleria d'Arte Moderna che porta il suo nome. Le sue opere sono esposte in musei e gallerie nazionali e internazionali, testimoniando il suo impatto sull'arte del XX secolo. Notte si distinse per un futurismo che univa elementi umanistici, sociali ed esistenziali. La sua opera "La carrozzella" del 1915 è un esempio della sua scomposizione vorticosa delle forme e apre la sua stagione futurista. Nonostante il suo impegno nel futurismo, Notte non trascurò altri stili, come dimostrato dalla sua attività di grafico pubblicitario e dalle sue esposizioni. Riconosciuto per il suo contributo all'arte, nel 1961 fu nominato membro del comitato italiano dell'Unesco e nel 1968 dell'Accademia di San Luca. Nel 1982, poco prima della sua morte, divenne membro dell'Accademia Pontaniana di Napoli. Ricevette anche onorificenze dalla Presidenza della Repubblica nel 1961 e nel 1977. Emilio Notte morì a Napoli il 7 luglio 1982, lasciando un'eredità artistica significativa e un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana. La sua vita e le sue opere continuano a essere studiate e apprezzate per la loro originalità e per il loro contributo al movimento futurista e all'arte moderna in generale.
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