La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Eugenio Olivari ( Genova 1882 - 1917). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Eugenio Olivari fu un pittore italiano nato a Genova l'8 luglio 1882 e deceduto nella stessa città il 12 febbraio 1917. Figlio di un ricco armatore, Olivari si dedicò alla pittura senza perseguire scopi di lucro, spinto da una passione autentica per l'arte. La sua formazione artistica iniziò in giovane età quando, nel 1899, si iscrisse all'Accademia Ligustica di Genova, dove fu allievo di Giovanni Quinzio. Nonostante la sua precoce scomparsa, Olivari lasciò un'impronta significativa nel panorama artistico ligure tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Olivari si specializzò nella pittura di paesaggio, influenzato dallo stile divisionista, che apprese anche grazie alla frequentazione di Giuseppe Cominetti, suo coetaneo e pittore originario di Salasco. Fu parte del Gruppo di Albaro, un insieme di artisti che si riunivano sulla collina genovese per sviluppare una pittura che unisse il paesaggio alla ricerca cromatica e luministica. Tra questi artisti vi erano Giuseppe Sacheri e Angelo Vernazza, oltre allo stesso Olivari. La sua opera si caratterizzò per l'uso di toni chiari e una pennellata libera da convenzioni, che riflettevano la sua sensibilità e la sua personalità aristocratica. Dipinse marine e paesaggi animati, nei quali traspariva il suo delicato sentimento e la sua vena malinconica. La pittura divisionista lasciò un segno indelebile nel suo linguaggio artistico, e i suoi studi dal vero sulla collina d'Albaro e nelle pinete di Arenzano e Varazze testimoniano il suo amore per la pittura en plein air. Olivari frequentò assiduamente il Gruppo di Albaro e nel 1906 prese uno studio in via Montaldo. Nello stesso anno si iscrisse alla "Società di letture e conversazioni", un luogo d'incontro di pittori e letterati, dove approfondì la sua cultura artistica, attratto particolarmente dalla pittura dell'Ottocento, come quella di Corot e Fontanesi. Partecipò a numerose esposizioni, tra cui l'importante Mostra per l'Inaugurazione del traforo del Sempione nel 1906 e la Biennale di Venezia in più edizioni (1907, 1909, 1910, 1912). Le sue opere esposte ricevettero notevole attenzione e apprezzamento, e Olivari si fece notare per la sua intenzione di percorrere una nuova strada artistica, prediligendo i toni chiari, forse memore delle opere di Monet, che distinguevano le sue ultime opere dalle precedenti, dove prevalevano toni più scuri. Tra i suoi dipinti più noti ci sono "Crepuscolo a Viareggio", "Regate a Portofino", "Pioggia a Genova", "Villa Grassi a Sampierdarena", "Il terrazzo", "Piazzetta e via San Lorenzo", e "Presso la fattoria". La sua pittura, in particolare nel paesaggio, risentiva dell'amore per il francese Corot, con uno studio attento delle nuvole e della natura. Dalla sua pittura traspare una grande poesia unita a una certa vena malinconica. Olivari, amante della vita all'aria aperta anche per esigenze di salute, frequentò e raffigurò i giardini di numerose ville, come Villa Gavotti ad Albisola e Villa Hanbury a Ventimiglia. Nonostante la sua breve vita, Eugenio Olivari eseguì un numero limitato di opere, tra cui spiccano i bozzetti che dimostrano il suo desiderio di studiare e di elaborare in modo organico la sua opera. La sua arte di grande sensibilità e qualità elevata lo inserisce a pieno titolo tra i maggiori pittori liguri dell'800. Nel 1916 partecipò all'Esposizione Nazionale e alla Biennale di Brera a Milano, e alle Promotrici di Genova e Torino. Eugenio Olivari morì prematuramente a soli trentacinque anni, lasciando un'eredità artistica che continua a essere apprezzata e studiata. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, specialmente in Liguria, e la sua figura è oggetto di studio e rivalutazione critica.
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