La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Ubaldo Oppi ( Bologna 1889 - Vicenza 1942). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Ubaldo Oppi fu un pittore italiano di rilievo, nato a Bologna il 29 luglio 1889 e deceduto a Vicenza il 25 ottobre 1942. La sua vita fu un intreccio di arte, guerra e spiritualità, che si riflette nelle sue opere, caratterizzate da uno stile che unisce il realismo magico a elementi classici e rinascimentali. La famiglia di Oppi si trasferì a Vicenza quando lui aveva solo tre anni. Suo padre, commerciante di calzature, aveva progetti ben definiti per il futuro del figlio, indirizzandolo verso studi di tecnica commerciale in Austria e Germania. Tuttavia, la passione per l'arte di Ubaldo era troppo forte per essere ignorata. Durante un soggiorno a Vienna nel 1907, Oppi si iscrisse alla Scuola di Nudo dell’Accademia diretta da Gustav Klimt, dove fu influenzato dalla cultura secessionista austriaca. Al suo ritorno in Italia, Oppi si stabilì a Venezia e iniziò a esporre le sue opere, partecipando a mostre come quella di Ca’ Pesaro. Nel 1911 si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con gli artisti dell'avanguardia e ammirò i capolavori dei maestri italiani del passato nei musei. Questo periodo parigino fu anche segnato da un breve affare con Fernande Olivier, ex amante di Pablo Picasso. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Oppi tornò in Italia e si arruolò nel corpo degli alpini. Durante il conflitto, fu catturato e trascorse alcuni mesi nel campo di prigionia di Mauthausen, dove realizzò disegni e acquerelli ispirati alla guerra. Dopo la prigionia, si stabilì nuovamente a Parigi fino al 1922, esponendo al Salon des Indépendants. Nel 1922, Oppi fu tra i sette fondatori del gruppo Novecento, un movimento artistico che si proponeva di rinnovare l'arte italiana in chiave moderna, ma con un forte richiamo alla tradizione classica e rinascimentale. Il gruppo fu sostenuto da Margherita Sarfatti e dal partito fascista nascente. Tuttavia, Oppi si distanziò dal gruppo dopo pochi anni, organizzando una mostra personale nel 1924 con l'aiuto del critico Ugo Ojetti, che causò tensioni all'interno del movimento. Nonostante la rottura con il gruppo Novecento, Oppi continuò a godere di successo critico e partecipò a mostre internazionali, ottenendo il secondo premio alla XXIV Esposizione internazionale di pittura del Carnegie Institute di Pittsburgh nel 1925. Negli anni successivi, espose in varie città europee e americane, ricevendo ampio consenso. Verso la fine degli anni '20, Oppi divenne più religioso e iniziò a dedicarsi alla pittura di carattere sacro. Tra il 1926 e il 1928, frescò la Cappella di San Francesco nella Basilica di Sant'Antonio a Padova e nel 1932 per la chiesa di Bolzano Vicentino. Questo periodo fu segnato da una crisi mistica che lo portò ad aderire pienamente al cattolicesimo e a dedicarsi esclusivamente a opere a tema religioso. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Oppi divenne tenente colonnello delle truppe alpine, ma le sue condizioni di salute lo costrinsero a tornare a Vicenza, dove morì nel 1942. La sua arte, che rilegge il Rinascimento inserendolo in ambientazioni pure e rarefatte, con figure statuarie, è stata definita come uno stile dalla "classicità moderna". Le sue opere sono apprezzate e ricercate, con dipinti ad olio su tela del periodo del Realismo magico stimati tra i 20.000 e i 60.000 euro e un record di prezzo di 160.000 euro per una grande tela con più figure del 1925. Ubaldo Oppi lasciò un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano, con un'eredità che continua a essere esplorata e apprezzata per la sua unica fusione di classicismo e modernità. Related what was ubaldo oppi's artistic style what were some of ubaldo oppi's most famous paintings what was ubaldo oppi's contribution to the novecento italiano movement
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