La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Clemente Origo ( Roma 1855 - Firenze 1921). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Clemente Origo, nato a Roma il 28 febbraio 1855 e deceduto a Firenze il 29 settembre 1921, è stato un artista poliedrico italiano, noto principalmente per le sue opere come pittore, scultore e illustratore. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e la cultura italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, periodo in cui l'Italia stava vivendo profonde trasformazioni sociali, culturali e artistiche. Origo proveniva da una nobile famiglia romana, con radici russe da parte materna. Sin da giovane, mostrò un forte interesse per la vita mondana e le corse dei cavalli, passione che influenzò notevolmente la sua produzione artistica. Nonostante il suo impegno militare, Origo non smise mai di coltivare il suo amore per l'arte, dedicandosi sia alla pittura che alla scultura, e diventando noto soprattutto per le sue rappresentazioni di cavalli, che ritrasse nei più disparati atteggiamenti e contesti. La sua formazione artistica fu in gran parte autodidatta, anche se studiò disegno con Cesare Fracassini e con Guglielmo de Sanctis. La sua amicizia con il poeta Gabriele D'Annunzio, incontrato nei primi del '900, fu significativa per la sua carriera, influenzando la sua visione artistica e introducendolo in circoli culturali di rilievo. Nel corso della sua vita, Origo si trasferì da Roma a Firenze, città che divenne il fulcro della sua attività artistica. Qui, si dedicò con passione all'acquisto di cavalli per la sua scuderia in Maremma e viaggiò frequentemente in Irlanda e in Inghilterra per approfondire le sue conoscenze sull'equitazione. Queste esperienze arricchirono la sua tecnica pittorica e scultorea, permettendogli di riprodurre con maestria le anatomie dei cavalli. Origo espose con successo alla Promotrice di Firenze intorno al 1880 e partecipò a numerose altre mostre italiane. La sua partecipazione all'Esposizione Universale di Parigi nel 1900 gli valse una medaglia d'argento, riconoscimento che attestò il suo talento e la sua abilità artistica. Tra le sue opere più note si ricordano "Testa di cavallo", "Cavalli al trotto", "Mandria al pascolo" e "Strada di Larici". Oltre alla pittura, Origo si dedicò anche alla scultura, lavorando con P. Trubeckoj e realizzando opere di rilievo come il gesso monumentale dello Zar Alessandro II a San Pietroburgo nel 1913. La sua abilità scultorea gli permise di esprimere con forza e dinamismo la potenza e la grazia dei cavalli, soggetto ricorrente anche in questa forma d'arte. La casa di Origo in Versilia divenne un luogo di incontro per intellettuali e artisti dell'epoca, tra cui Giacomo Puccini, e fu teatro di vivaci scambi culturali. Questi incontri stimolarono ulteriormente la sua creatività e lo incoraggiarono a sperimentare nuove forme espressive. Nonostante la sua notorietà, sulla vita di Clemente Origo rimangono molte zone d'ombra, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti più personali e intimi. Tuttavia, le sue opere continuano a parlare per lui, testimoniando la passione e il talento di un artista che seppe cogliere l'essenza della natura e degli animali, trasformandola in arte. Origo lasciò un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano, grazie alla sua capacità di fondere insieme pittura e scultura, realismo e idealizzazione, in opere che ancora oggi affascinano e commuovono per la loro bellezza e intensità. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata e studiata, rappresentando un importante capitolo nella storia dell'arte italiana.
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