La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Nazzareno Orlandi ( Ascoli Piceno 1861 - 1952). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Nazzareno Orlandi fu un pittore italo-argentino, nato il 29 maggio 1861 ad Ascoli Piceno, Italia, e deceduto nel 1952 a Buenos Aires, Argentina. La sua vita e la sua arte attraversarono due secoli e due continenti, lasciando un'impronta indelebile nel mondo dell'arte. Orlandi iniziò il suo percorso formativo nella città natale, dove studiò design, per poi proseguire alla prestigiosa Accademia di Belle Arti di Firenze. Qui si distinse per il suo talento, vincendo numerosi premi e riconoscimenti. Durante il servizio militare, sviluppò un interesse particolare per la pittura di scene belliche e militari, un genere che continuò a esplorare e che gli valse l'apprezzamento della critica e del pubblico. Nel 1887, Orlandi espose a Venezia diverse opere, tra cui "Pro patria", "Ozio in quartiere", "Mi ama, non mi ama?", "Sana" e "Pensieri profani". Queste tele dimostravano già la sua abilità nel catturare momenti di vita quotidiana e riflessioni personali, con uno stile che si sarebbe evoluto nel corso degli anni. Altre sue opere significative includono "Avamposti", "Scuola", "In chiesa", "Studi", "Cucina militare", "Prigione semplice", "Porta Capitrcina", "Ricordi dell' Adriatico", "San Vittore", "Marina", "L'uscita dei coscriti", "Passeggiata", "Esplorazioni" e "Ricordi d'Ascoli". Nel 1889, Orlandi si trasferì a Buenos Aires per completare alcune commissioni per il governo nazionale argentino. La sua arte fu ben accolta anche in Argentina, dove continuò a ricevere premi e riconoscimenti. Nel 1893, vinse una medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Chicago, e nel 1897 partecipò alla Biennale di Venezia. La sua reputazione crebbe a tal punto che nel 1910 l'Accademia di Belle Arti di Firenze lo ammise come accademico onorario. La sua permanenza in Argentina fu segnata da importanti commissioni e progetti artistici. Nel 1927, vinse il primo premio alla Esposizione Comunale di Arti Applicate e Industriali di Buenos Aires. A Buenos Aires, Orlandi dipinse in luoghi prestigiosi come l'Ateneo Gran Splendid, la Scuola Normale Mariano Acosta e il salone dorato della Casa de Cultura, che un tempo apparteneva al giornale La Prensa. Nel 1890, contribuì alla decorazione con affreschi della Chiesa del Salvatore, situata all'incrocio tra le strade Tucumán e Callao. Nel 1903, dipinse la cupola della Chiesa di San Telmo, il Teatro La Comedia, il Círculo Militar, l'ex Palacio Paz e il Círculo Italiano. Nel 1904, collaborò alla decorazione del Teatro Municipale di Santa Fe. Insieme ad Emilio Caraffa e Carlos Camilloni, preparò i disegni per la decorazione della Cattedrale di Córdoba, in Argentina. Lavorò anche con gli artisti Francesco Tamburini e Gonzaga Coni sui disegni decorativi per il Teatro Rivera Indarte. Orlandi fu anche coinvolto nella decorazione della vecchia Borsa Valori, situata in via San Lorenzo, oggi non più esistente, e partecipò alla realizzazione di alcune scenografie del Teatro Colón, lavorando a fianco di Domingo Fontana. La sua versatilità artistica e la sua capacità di adattarsi a diversi contesti culturali e stilistici lo resero un artista di spicco sia in Italia che in Argentina. La sua eredità artistica è testimoniata dalle numerose opere che si trovano in spazi pubblici e collezioni private, nonché dalla sua influenza su altri artisti del suo tempo. Orlandi non fu solo un pittore, ma anche un critico d'arte, un educatore e un promotore culturale, il cui lavoro ha contribuito a plasmare il panorama artistico dell'epoca in cui visse.
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