La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Pelagio Palagi ( Bologna 1775 - Torino 1860). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Pelagio Palagi fu un artista italiano rinomato per la sua versatilità e il suo contributo significativo nel campo della pittura, scultura e decorazione d'interni. Nato il 25 maggio 1775 a Bologna, in Emilia Romagna, Palagi dimostrò un talento precoce per le arti, iniziando i suoi studi artistici sotto la guida del conte Carlo Filippo Aldrovandi, che lo introdusse anche al mondo del collezionismo. La sua formazione iniziò presso l'Accademia Clementina di Bologna, dove si dedicò allo studio della prospettiva, dell'architettura, della pittura figurativa e ritrattistica. La sua educazione artistica proseguì a Roma, dove si trasferì nel 1806 per completare i suoi studi presso l'Accademia di San Luca. Sebbene non sia confermato da tutte le fonti, si ritiene che Palagi possa essere stato allievo di Vincenzo Camuccini, un'influenza che si riflette nell'accurata analisi delle caratteristiche dei modelli nei suoi ritratti e nella sua pittura storica e paesaggistica. Durante la sua permanenza a Roma, Palagi si dedicò a un'accurata ricerca sulla storia antica e lo studio della natura, che si manifestò nelle sue opere come il "Ritratto di Giuseppe Guizzardi in costume antico" (1807), il "Matrimonio di Amore e Psiche" (1808) e "Mario a Minturno" (1809-1810). Questi lavori evidenziano la sua capacità di fondere la formazione classica con elementi del Romanticismo storico. Nel corso della sua carriera, Palagi ricevette commissioni importanti, tra cui interventi architettonici e decorativi. La sua fama come architetto, decoratore d'interni, scultore e disegnatore di mobili, oltre che di pittore, raggiunse la corte dei Savoia, e nel 1832 fu convocato a Torino da Carlo Alberto di Savoia come pittore di corte. A Torino, Palagi si dedicò alla pittura e alla progettazione di mobili e arredi per le residenze reali, lasciando un'impronta indelebile nel patrimonio artistico della città. Palagi fu anche un appassionato collezionista e bibliofilo, e le sue collezioni sono oggi conservate presso il Museo Civico Archeologico e il Museo Civico Medievale di Bologna. La sua biblioteca, l'archivio e i disegni sono preservati presso la Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna. Tra i suoi allievi più noti, formatisi presso la sua Accademia a Milano, si annoverano Vitale Sala, Carlo Bellosio, Sigismondo Nappi, Cesare Borromeo, Antongina, Luigi Fontana, Giovanni Battista Ajraghi, Ambrogio Riva, Carlo Gerosa, Giovanni Pagani, Luigi Zuccoli e Gaetano Barabini. Questi discepoli portarono avanti l'eredità del loro maestro, diffondendo il suo stile e le sue tecniche. Nel corso della sua vita, Palagi esplorò diversi generi pittorici, realizzando opere storiche, ritratti, paesaggi e composizioni mitologiche. Tra i suoi dipinti più noti ci sono "Gian Galeazzo Sforza visitato in Pavia da Carlo VIII", "Gustavo Adolfo Re di Svezia che fa giurare fedeltà alla figlia Cristina dagli Stati Generali", "Sisto V non riconosce la famiglia" e "La difesa di Matteo Visconti", esposti a Bera tra il 1821 e il 1830, e "Ratto delle Sabine" (1823-1825). Palagi lasciò un'eredità duratura nel panorama artistico italiano, non solo attraverso le sue opere ma anche attraverso il suo contributo all'istruzione artistica e il suo mecenatismo. Morì il 6 marzo 1860, all'età di 84 anni, lasciando dietro di sé un patrimonio culturale di inestimabile valore. La sua vita e il suo lavoro continuano ad essere oggetto di studio e ammirazione, e le sue opere sono esposte in musei e collezioni in Italia e all'estero.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO