La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Napoleone Parisani ( Camerino 1854 - Roma 1932 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Napoleone Parisani fu un pittore italiano noto per i suoi paesaggi e occasionali ritratti, nato l'11 aprile 1854 a Camerino e deceduto il 20 settembre 1932 a Roma. Proveniente da una famiglia nobile, era figlio del Conte Giuseppe Parisani, primo sindaco di Camerino dopo l'unificazione d'Italia, e della Principessa Emilia Gabrielli di Prossedi. La sua nonna era Charlotte Bonaparte Gabrielli, figlia maggiore di Lucien Bonaparte, fratello di Napoleone Bonaparte. Nonostante le aspettative familiari lo indirizzassero verso studi in agronomia ed economia, Parisani si laureò presso l'istituto tecnico di Camerino nel 1875 e si trasferì a Milano per gestire le proprietà di famiglia, ma la sua passione per l'arte lo portò a Roma nel 1881. Qui, grazie al sostegno dello zio, il Principe Placido Gabrielli, sposato con Augusta Bonaparte, Parisani poté iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Roma e studiare con Filippo Prosperi. Dopo la laurea, Parisani divenne un frequentatore dell'Antico Caffè Greco, dove incontrò Giovanni Costa, che lo influenzò a diventare un pittore di paesaggi. Nel 1885, conobbe Ernest Hébert, direttore dell'Accademia Francese presso la Villa Medici, che gli permise di utilizzare il suo studio. Fu qui che Parisani incontrò Adelaide Lucaferri, che divenne sua moglie. Parisani ebbe anche un'amicizia con George Howard, IX Conte di Carlisle, un noto collezionista d'arte e artista, che facilitò le sue esposizioni presso la New Gallery di Londra. Nel 1895, si interessò all'arte religiosa, iniziando con la creazione di una Madonna in un asilo religioso a Prossedi, città natale di sua madre. Stringeva amicizia con Adolfo De Carolis, con il quale intraprese "pellegrinaggi" per studiare i maestri antichi in Umbria, Marche e Toscana. De Carolis realizzò anche diversi mosaici religiosi basati sui disegni di Parisani. Durante gli anni 1900-1920, Parisani partecipò più volte alle esposizioni della Biennale di Venezia e trascorse del tempo nello studio di Hébert a Parigi, dove presentò opere al Salon della Société Nationale des Beaux-Arts. Ritornò anche alla pittura di paesaggio, contribuì a fondare un gruppo noto come "XXV della campagna romana" ed espose alla Biennale di Roma. Parisani fu anche un appassionato collezionista d'arte e nella sua abitazione romana di Corso d'Italia 11 raccolse una pregevole collezione di dipinti, tra cui l'Ecce homo di Bartolomeo Manfredi, che Parisani credeva fosse opera del Caravaggio. Nel corso della sua carriera, Parisani espose in numerose mostre internazionali, tra cui quelle di Parigi e Inghilterra, e partecipò alle Esposizioni Internazionali di Venezia. Tra i suoi lavori più noti ci sono ritratti come quello del "signor Santi", della "marchesa Chigi" e del "marchese di Roccagiovine", così come paesaggi come "La latteria a Terracina", "Fiumara Grande", "Ponte romano a Pioraco", "Ninfa", "Le Frattocchie", "Tramonto nell'Umbria", "Maccarese", "Dove l'acqua del Tevere s'insala" e "Recanati". Dopo la sua morte, una grande retrospettiva delle sue opere fu tenuta alla Galleria Doria Pamphilj. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata e studiata, come dimostra il catalogo della mostra "La Poesia del Vero. La pittura di paesaggio a Roma fra ottocento e novecento, da Costa a Parisani", che offre un'approfondita analisi del suo contributo all'arte paesaggistica e ritrattistica. Napoleone Parisani rimane una figura significativa nella storia dell'arte italiana, particolarmente riconosciuto per il suo stile personale, sobrio ed austero, che rifletteva il sentimento melanconico dominante nel suo temperamento. Attraverso la sua arte, ha saputo ritrarre con eleganza e precisione le bellezze naturali e architettoniche dell'Italia, lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo.
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