La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Alberto Pasini ( Brusseto 1826 - Cavoretto 1899). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Alberto Pasini nacque il 3 settembre 1826 a Busseto, in Italia, in una famiglia benestante. Dopo la prematura scomparsa del padre nel 1828, lui e sua madre si trasferirono a Parma, dove Pasini iniziò la sua formazione artistica all'età di 17 anni, iscrivendosi all'Accademia di Belle Arti. Qui studiò pittura paesaggistica e disegno, sotto la guida di artisti influenti dell'epoca. La sua precoce inclinazione per l'arte fu sostenuta anche dallo zio, Antonio Pasini, pittore e miniaturista di corte, che collaborava con la celebre casa editrice di Giovanni Battista Bodoni. Nel 1852, Pasini si fece notare per la prima volta grazie a una serie di trenta disegni, trasformati in litografie, che ritraevano vari castelli nei dintorni di Piacenza, Lunigiana e Parma. Questo lavoro attirò l'attenzione di Paolo Toschi, un artista di spicco che incoraggiò Pasini a trasferirsi a Parigi. Qui, Pasini entrò in contatto con il movimento della Scuola di Barbizon, unendosi inizialmente al laboratorio di Pierre-Luc-Charles e Eugène Cicéri, e successivamente a quello di Théodore Chassériau, che lo introdusse alla pittura orientalista. La sua carriera prese una svolta decisiva quando, nel 1855, fu raccomandato da Chassériau per sostituirlo nell'entourage del ministro plenipotenziario francese Nicolas Prosper Bourée, in una missione diplomatica in Oriente. Questo viaggio fu cruciale per la formazione artistica di Pasini, che attraversò il nord della Persia e l'Armenia, raggiungendo il porto di Trebisonda. Nei viaggi successivi, visitò l'Egitto, il Mar Rosso, l'Arabia, Istanbul e la Persia, luoghi che divennero fonte d'ispirazione per le sue opere orientaliste. Durante la sua carriera, Pasini viaggiò frequentemente, tornando in Turchia nel 1876 per eseguire quattro dipinti commissionati dal Sultano Abdul Aziz. I suoi soggiorni in Spagna nel 1879 e nel 1883 influenzarono ulteriormente il suo stile pittorico. Tuttavia, fu durante la Guerra franco-prussiana del 1870 che Pasini decise di ritornare definitivamente in Italia, stabilendosi a Cavoretto, nei dintorni di Torino, dove continuò a viaggiare, ma limitandosi a destinazioni più vicine a casa, come Venezia. Le opere di Pasini sono caratterizzate da una fedele riproduzione degli accessori architettonici, che brillano al sole e si immergono nelle ombre blu, dimostrando una straordinaria abilità nel creare grandi dipinti su piccole tele. Era noto per la sua abilità nel dipingere figure di dimensioni ridotte, cavalli fini e cavalieri pensierosi, con una maestria ineguagliata. Tra le sue opere più note ci sono "La vittoria dei Turchi guidata dal Sultano Abdul Mezid", esposta a Parigi, e varie vedute di Venezia, oltre a dipinti che ritraggono scene di vita quotidiana e paesaggi dell'Oriente. Pasini morì il 15 dicembre 1899 a Cavoretto. La sua eredità artistica continua a essere celebrata in tutto il mondo, con le sue opere esposte in importanti musei e collezioni private. La sua capacità di catturare la luce e il colore delle terre lontane lo ha reso uno dei più raffinati interpreti dell'Orientalismo, un movimento che cercava di rappresentare l'esotico e l'ignoto con un occhio attento e dettagliato. La sua vita, segnata da viaggi e scoperte, si riflette nelle sue opere, che rimangono testimonianza della sua incessante ricerca di bellezza e verità attraverso l'arte.
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