La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Federico Pastoris ( Asti 1837 - Torino 1884 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Federigo Pastoris, noto anche come Federico Pastoris o Conte di Casalrosso, fu un pittore e incisore italiano che nacque ad Asti nel maggio del 1837 e morì a Torino il 24 ottobre 1884. Discendente da una nobile e ricca famiglia astigiana, Pastoris si formò all'Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Enrico Gamba, da cui trasse una maniera scolastica che successivamente seppe evolvere in una cifra stilistica personale e riconoscibile. La sua educazione artistica fu influenzata dal movimento della Scuola di Rivara, guidato da Carlo Pittara, che promuoveva la pittura en plein air e l'osservazione diretta della natura. Questo gruppo di pittori piemontesi si dedicava alla realizzazione di paesaggi dipinti sul sito, una pratica che Pastoris abbracciò con entusiasmo, come dimostrano le sue opere che spesso ritraggono la campagna con amore e slancio libero e schietto. Nel 1865, Pastoris si recò a Roma, dove ebbe l'opportunità di ampliare le sue conoscenze artistiche e di venire a contatto con le correnti pittoriche dell'epoca. Durante la sua carriera, partecipò a numerose esposizioni, tra cui i Salons di Parigi e le principali rassegne nazionali italiane. La sua opera "I signori di Challant" del 1865, conservata presso la Galleria d'Arte Moderna di Torino, è considerata uno dei suoi lavori più significativi e rappresenta un esempio maturo delle sue esperienze artistiche. Pastoris fu un artista di rilievo nella vita artistica piemontese del secondo Ottocento e nel 1873 ottenne l'incarico di insegnante, diventando in seguito Soprintendente della Scuola di Disegno Professionale di Torino. La sua attenzione era rivolta essenzialmente alla luce, elemento che caratterizzò il suo stile sia nella pittura che nella produzione di acqueforti, come dimostra l'opera "Sole d'inverno". Il suo stile pittorico si caratterizzava per la ricerca di una realtà vissuta e per lo studio della luce, che divenne una costante del suo lavoro. Pastoris fu un narratore pacato e di ampio respiro, capace di rappresentare atmosfere misteriose di una natura pacata e calma, fonte di rasserenazione per l'uomo, oppure di una natura drammatica e burrascosa con tempeste e temporali. Nonostante la sua importanza, per molto tempo la pittura piemontese di quest'epoca, e con essa l'opera di Pastoris, non godette del giusto merito, essendo stata messa in subordine rispetto ad altre scuole pittoriche italiane più conosciute e valorizzate. Tuttavia, nel secondo dopoguerra, il critico Marziano Bernardi si riferì a lui con ammirazione, riconoscendo il valore del suo paesaggismo en plein air appreso a Parigi e Ginevra, che lo accompagnò per tutta la vita. La sua arte, che unisce indagine storica medievale e soggetto di genere, fu influenzata anche dal suo soggiorno estivo del 1865 in compagnia di Carlo Pittara. Questa esperienza si riflette nelle sue opere, che spesso ritraggono scene di vita quotidiana e paesaggi rurali con una sensibilità che anticipa alcuni aspetti dell'impressionismo. Pastoris fu anche un appassionato studioso dell'arte antica e archeologo, e la sua curiosità intellettuale lo portò a viaggiare per l'Europa, venendo a contatto con i primi impressionisti francesi. La sua arte, che con il tempo è stata rivalutata e apprezzata, rappresenta un importante capitolo della storia dell'arte piemontese e italiana. In segno di riconoscimento per il suo contributo alla cultura e all'arte, l'Amministrazione comunale di Torino ha dedicato a lui una via, perpetuando così la memoria di un artista che seppe interpretare con sensibilità e talento il suo tempo e il suo ambiente.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO