La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Pennasilico ( Napoli 1861 - Genova 1940). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Pennasilico fu un pittore italiano nato a Napoli il 19 marzo 1861 e deceduto a Genova l'8 aprile 1940. La sua formazione artistica ebbe inizio presso l'Istituto delle Belle Arti di Napoli, dove si iscrisse all'età di nove anni, il 23 gennaio 1870. Qui studiò sotto la guida di Gioacchino Toma per il disegno e soprattutto di Domenico Morelli per la pittura, quest'ultimo noto per aver immortalato Torquato Tasso nella sua arte. Pennasilico si distinse per il suo stile pittorico raffinato e vivace, che rifletteva la ricchezza cromatica e la luce mediterranea della sua città natale, Napoli. La sua abilità nel catturare le impressioni e la sua facilità di esecuzione gli valsero il paragone con il grande pittore francese Claude Monet, che affermava di dipingere come un uccello canta. Tale era la naturalezza e l'armonia che Pennasilico riusciva a trasmettere attraverso le sue opere. Nel corso della sua carriera, Pennasilico partecipò a numerose esposizioni e ottenne riconoscimenti significativi. Nel 1888, fu invitato all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Bologna, dove presentò tre opere: "Una mano benefica", "Ambiente vecchio vita nuova" e "In colombaia". Due anni dopo, nel 1890, la Società Promotrice genovese tenne un'esposizione presso il ridotto del Teatro Carlo Felice, dove Pennasilico espose l'opera "Notre Dame". Il suo talento fu ulteriormente riconosciuto nel 1908, quando fu invitato alla Seconda Quadriennale di Torino, esponendo "Campagna sulla sera" e "Le cucitrici". L'anno successivo, nel 1909, partecipò a una Mostra Nazionale d'Arte a Milano, dove presentò l'opera "Triste alba", che fu acquistata dal Ministero della Pubblica Istruzione per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Giuseppe Pennasilico era noto anche per essere un abile ritrattista, come dimostrano i ritratti di figure femminili che spaziavano dalla delicata bambina Straaten alla principessa Paola di Hosthein, fino alla nobildonna Maria Pennasilico Pellegatta. Nel 1917, nonostante la guerra in corso, la Promotrice di Genova organizzò la sua annuale rassegna, dedicando due sale a Pennasilico, dove espose ben 142 opere. Oltre a essere un pittore di talento, Pennasilico era anche un insegnante appassionato. Tra i suoi allievi vi fu l'avvocato e pittore Orlando Grosso, che ricordava come il maestro sfidasse spesso i commenti acidi dei vicini quando, nel suo studio, intrappolava un topolino per studiarne i movimenti e trasferirli sulla tela. Pennasilico fu un artista che seppe interpretare e rappresentare la realtà attraverso la lente del verismo e dell'impressionismo, fondendo i colori e le luci in modo da creare opere di grande impatto emotivo. Tra le sue opere più note vi è "La Fioraia di Campo d'Oro-Roma", che testimonia la sua abilità nel catturare la vita quotidiana con sensibilità e attenzione ai dettagli. Giuseppe Pennasilico visse e lavorò a Genova, dove mantenne casa e studio in salita della Madonnetta, che conduce al Santuario Mariano di Nostra Signora. La sua vita fu dedicata all'arte fino alla sua morte, avvenuta il 9 aprile 1940. Oggi, le sue opere sono ricercate da collezionisti e appassionati d'arte, e continuano a essere esposte in gallerie e aste d'arte, testimoniando il suo lascito nel panorama artistico italiano.
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