La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Tito Perlotto ( Lonigo 1788 - Wertminster 1858). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Tito Perlotto, nato a Lonigo, Vicenza, nel 1788 e deceduto a Westminster, Gran Bretagna, nel 1858, è stato un artista italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel mondo dell'arte del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con le correnti artistiche e culturali del suo tempo, riflettendo l'evoluzione del gusto e delle tecniche pittoriche dell'epoca. Fin dall'inizio della sua carriera, Perlotto ha beneficiato del sostegno di famiglie patrizie veneziane, che hanno riconosciuto il suo talento e lo hanno incoraggiato a perseguire la sua passione per la pittura. Questo sostegno iniziale ha giocato un ruolo cruciale nel suo sviluppo artistico, permettendogli di esplorare e affinare il suo stile personale. La formazione di Perlotto si è svolta sotto la guida di Pietro Benvenuti a Firenze, un'esperienza che ha arricchito la sua comprensione delle tecniche pittoriche e ha influenzato profondamente la sua espressione artistica. Durante questo periodo, ha avuto l'opportunità di immergersi nella ricca tradizione artistica italiana, assorbendo gli insegnamenti dei maestri del passato e contemporaneamente esponendosi alle nuove correnti artistiche. Perlotto è noto per i suoi ritratti, che catturano con sensibilità e acume psicologico i soggetti rappresentati. Un esempio significativo del suo lavoro in questo genere è il "Ritratto delle figlie di Tito Catone Perlotto bambine", realizzato nel 1838. Quest'opera rivela la sua abilità nel cogliere l'essenza dei suoi soggetti, combinando una fine attenzione ai dettagli con una profonda comprensione della natura umana. Oltre ai ritratti, Perlotto ha esplorato altri generi pittorici, dimostrando una versatilità che gli ha permesso di esprimersi attraverso diverse forme artistiche. La sua opera è caratterizzata da un'attenta osservazione della realtà, unita a una sensibilità poetica che trasforma le scene quotidiane in momenti di profonda bellezza e significato. La vita di Perlotto non è stata solo dedicata all'arte, ma anche alla scienza, come suggerisce il titolo del libro "Alchimie D'artista. Tito Perlotto Una Vita Per L'arte E Per La Scienza". Questo aspetto della sua personalità riflette un approccio rinascimentale alla conoscenza, in cui arte e scienza non sono viste come sfere separate, ma come complementari e interconnesse. La sua curiosità intellettuale e la sua ricerca di una sintesi tra diverse aree del sapere hanno arricchito la sua opera, conferendole una profondità e una complessità uniche. Perlotto ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in Gran Bretagna, dove è deceduto nel 1858. Questo trasferimento ha segnato una nuova fase della sua carriera, durante la quale ha continuato a sviluppare il suo stile e a esplorare nuovi orizzonti artistici. La sua eredità vive attraverso le sue opere, che continuano a essere apprezzate per la loro bellezza, la loro sensibilità e la loro capacità di parlare all'animo umano. In conclusione, Tito Perlotto rappresenta una figura significativa nell'arte italiana del XIX secolo. La sua vita e la sua opera riflettono l'intersezione tra arte e scienza, il sostegno delle famiglie patrizie veneziane, l'influenza della formazione fiorentina e la sua capacità di catturare l'essenza umana attraverso il ritratto. La sua eredità artistica continua a ispirare e a emozionare, testimoniando il suo contributo duraturo al mondo dell'arte.
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