La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Salvatore Petruolo ( Catanzaro 1857 - Napoli 1946). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Salvatore Petruolo fu un pittore italiano nato il 4 gennaio 1857 a Catanzaro, nel Regno delle Due Sicilie, e deceduto nel 1946 a Napoli. Figlio di un maggiore della cavalleria borbonica, Petruolo mostrò fin dalla giovane età un forte interesse per il disegno e l'arte. Questa passione lo portò a trasferirsi a Napoli nel 1875, dove si iscrisse al Reale Istituto di Belle Arti. Qui fu allievo di Gabriele Smargiassi, un influente pittore dell'epoca, e ricevette una formazione artistica che avrebbe definito il corso della sua carriera. Durante i suoi studi, Petruolo si distinse per il suo talento, tanto da essere premiato nel 1876 per il dipinto "Vallone di Cervi". La sua arte si caratterizzò inizialmente per uno stile che rifletteva l'influenza della Scuola di Posillipo, un movimento artistico focalizzato sul paesaggio che ebbe grande rilevanza a Napoli durante il XIX secolo. Tra il 1875 e il 1898, le sue opere mostrarono chiare influenze di Edoardo Dalbono, un altro esponente di spicco di questa corrente artistica. Dopo il 1898, Petruolo iniziò a sviluppare uno stile più personale e distintivo, con influenze simboliste. Le sue opere divennero note per la rappresentazione di paesaggi costieri vicino a Napoli e, più raramente, di paesaggi della Calabria. La sua abilità nel catturare la bellezza naturale e l'atmosfera dei luoghi che dipingeva lo rese popolare tra i visitatori inglesi e americani a Napoli. Il suo studio divenne un punto di riferimento per illustri visitatori, tra cui l'Imperatrice Frederick, il Duca e la Duchessa di Edimburgo, il Principe di Battenberg e la Principessa Louise, sorella del Re Edoardo d'Inghilterra. Nel 1889, Petruolo trascorse tre mesi a Malta come ospite del Duca e della Duchessa di Edimburgo. In seguito, intraprese un viaggio pittorico in Spagna, visitando città come Granada, Siviglia, Cordoba e Saragozza. Le opere realizzate durante questo viaggio furono esposte in una mostra presso Clarence House a Londra, consolidando ulteriormente la sua reputazione internazionale. Le opere di Salvatore Petruolo sono esposte in diversi musei e gallerie. Tra questi, il Museo d'arte di Avellino ospita il suo "Paesaggio innevato" (1874), mentre il Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli conserva "Marina di Sorrento" (1884). Altre sue opere si trovano nella Pinacoteca "Enrico Giannelli" di Parabita e nella Pinacoteca Civica "Giuseppe De Nittis" di Barletta, dove è esposto "Pini" (1908). La sua biografia è stata oggetto di studio e apprezzamento da parte di critici e storici dell'arte, come evidenziato dalle pubblicazioni di Giuseppe Luigi Marini e Paolo Ricci, che hanno dedicato approfondimenti al valore delle sue opere nell'ambito dell'arte italiana dell'Ottocento e del primo Novecento. Tonino Scioli e Isabella Valente hanno inoltre esaminato l'influenza della scuola napoletana sui pittori calabresi dell'Ottocento, includendo Petruolo tra gli artisti di riferimento. La vita e l'opera di Salvatore Petruolo sono state celebrate anche in occasione di anniversari e mostre commemorative, come quella organizzata a Palazzo Vescovile ad Avellino in occasione dei 160 anni dalla sua nascita. Questi eventi hanno contribuito a mantenere vivo l'interesse per il suo lavoro e a diffondere la conoscenza della sua arte a nuove generazioni di appassionati e collezionisti. In conclusione, Salvatore Petruolo è stato un artista che ha saputo interpretare e trasmettere la bellezza dei paesaggi italiani attraverso la sua pittura, lasciando un'impronta significativa nella storia dell'arte del suo paese. La sua eredità continua a essere apprezzata e studiata, e le sue opere rimangono testimonianza del suo talento e della sua capacità di catturare l'essenza del paesaggio italiano.
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