La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giovanni Piancastelli ( Castel Bolognese 1845 - Bologna 1926). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giovanni Piancastelli nacque il 14 settembre 1845 a Castel Bolognese, in una famiglia di umili origini. Suo padre, Pasquale, era un "canapino", ovvero un pettinatore di canapa, mentre sua madre, Domenica Raccagni, era una tessitrice. La sua formazione artistica iniziò presso il convento dei Frati Minori Cappuccini di Castel Bolognese e proseguì alla Scuola di Disegno di Faenza, diretta da Achille Farina, dove si iscrisse nel 1860. Due anni dopo, terminati gli studi a Faenza, si trasferì a Roma grazie al sostegno del marchese Camillo Zacchia. A Roma, Piancastelli si iscrisse all'Accademia di San Luca nel 1864, dove ebbe come maestri Francesco Podesti, Alessandro Capalti, Vincenzo Pasqualoni, Annibale Angelini, Francesco Coghetti e Antonio Sarti. Durante i primi anni della sua carriera, Piancastelli si dedicò principalmente alla pittura di genere e ai paesaggi. Tuttavia, con il passare del tempo, il suo interesse si spostò verso il ritratto e il disegno religioso. Tra le sue opere più note si ricordano "Campagna Romana", "Emigrazione dall'Agro Romano" (esposta all'Esposizione Universale di Parigi del 1878), "Marina", "Spiaggia al Tramonto" e "Moglie del Marinaio" (esposta a Torino). Nel 1888, a Bologna, espose un dipinto su legno intitolato "Atropo" e un acquerello chiamato "Charitas". Nel 1866, Piancastelli si arruolò nell'infanteria, servendo a Siena nel 1871, dove incontrò Luigi Mussini. Dopo il servizio militare, fu assunto dal Principe Marcantonio Borghese come insegnante di disegno e pittura. Nel 1886, gli fu affidato il compito di riorganizzare e trasferire le collezioni Borghese disperse, comprese quelle della Villa Costaguti-Borghese a Nettuno alla Villa Borghese sul Pincio. Nel 1902, divenne direttore della Galleria Borghese. Durante il suo mandato, collaborò con Adolfo Venturi nella catalogazione delle opere della collezione. Nel 1906, si dimise dalla direzione per ritirarsi a vivere a Bologna. Piancastelli fu anche un appassionato collezionista, soprattutto di disegni e stampe antiche. La sua collezione fu venduta nel 1906 alle sorelle statunitensi Sarah ed Eleanor Hewitt. A Bologna, divenne un punto di riferimento per il mondo artistico del primo quarto del XX secolo. Morì celibe e terziario francescano il 23 settembre 1926 nella sua amata casa di Bologna. Durante la sua vita, Piancastelli ricevette numerosi riconoscimenti. Nel 1865, vinse un concorso di architettura bandito dalla Congregazione Pontificia dei Virtuosi al Pantheon. Nel 1875, fu premiato con due medaglie d'argento all'Esposizione Romagnola di Faenza. Nel 1889, fu nominato Accademico d'Onore dalla Regia Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1896, l'arte critico Corrado Ricci gli commissionò diversi disegni per la storia di "Il Passo della Badessa", pubblicata sulla rivista "Emporium". Nel 1906, fu nominato Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. La sua eredità artistica e culturale continua a essere celebrata e studiata, testimoniando l'importanza di Giovanni Piancastelli nel panorama artistico italiano dell'Ottocento.
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