La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Antonio Piatti ( Viggi� 1875 - 1962). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Antonio Piatti, nato a Viggiù il 12 giugno 1875 e deceduto nella stessa città il 29 agosto 1962, è stato un illustre pittore e scultore italiano, la cui vita e opera hanno lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del suo tempo. Figlio di Domenico Piatti, marmista e scultore, e di Maria Buzzi Donelli, Antonio crebbe in un ambiente familiare profondamente legato all'arte, che influenzò notevolmente il suo percorso creativo. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida del padre, che lo introdusse al mondo della scultura fin dalla giovane età. Tuttavia, fu la pittura a catturare definitivamente il suo interesse, portandolo a iscriversi all'Accademia di Brera a Milano. Qui, seguì con successo i corsi ordinari e, successivamente, entrò nella Scuola speciale di pittura di Cesare Tallone, diplomandosi nel 1902. Durante gli anni di studio, Piatti si dedicò anche alla realizzazione di copie di dipinti sia antichi che di celebri pittori ottocenteschi, quali Mosè Bianchi e Angelo Dall’Oca Bianca, attività che gli permise di guadagnarsi da vivere. La sua carriera artistica prese slancio nei primi anni del Novecento, quando le sue opere iniziarono a essere esposte in importanti mostre e a ricevere riconoscimenti. Tra i suoi lavori più significativi di questo periodo, si ricordano "Ultimi momenti di Chopin" e "Supremo dolore", esposti alla Triennale di Brera del 1903, e "Vita semplice", che gli valse il premio Fumagalli. Nel 1904, ottenne anche il premio Oggioni con un'opera conservata oggi alla Pinacoteca di Brera. Oltre alla pittura, Piatti si dedicò alla scrittura, pubblicando opere come "L'Isola del sole: impressioni siciliane illustrate" nel 1931, che testimonia il suo interesse per la cultura e i paesaggi italiani. Nel 1927, realizzò il Ritratto di Pietro Mascagni per il Museo teatrale della Scala di Milano, consolidando ulteriormente la sua reputazione. Le opere di Piatti sono presenti in numerose collezioni pubbliche, soprattutto a Milano. La Pinacoteca Ambrosiana conserva un suo Bambino del 1917, mentre l'Ospedale Maggiore (Ca’ Granda) e la Galleria d'arte moderna ospitano diversi suoi ritratti e paesaggi, tra cui "La Senna al Pont Neuf" e "Ritratto del padre". La sua partecipazione alle esposizioni fu intensa e variegata, includendo presenze alle annuali mostre degli Amatori e Cultori di Roma, alle Biennali romane e alla prima Quadriennale del 1932. Nel 1913, eseguì il Ritratto di Giovanni Giolitti per il Comune di Cuneo, ora conservato al Museo Civico della città piemontese. Durante la Grande Guerra, Piatti si arruolò come aviatore e, ferito, trascorse un periodo di convalescenza a Taormina. Questa esperienza influenzò profondamente la sua arte, portandolo a esplorare temi legati alla sofferenza umana e alla bellezza del sacrificio. Antonio Piatti fu un artista poliedrico, capace di esprimersi attraverso diverse forme d'arte, dalla pittura alla scultura, dalla scrittura all'insegnamento. La sua opera, caratterizzata da uno stile personale che coniuga i temi della pittura alla moda con eleganti pennellate di gusto scapigliato, continua a essere apprezzata e studiata per la sua capacità di fondere le figure in un'armonia di colori e forme. La sua vita, dedicata all'arte e alla ricerca della bellezza, rimane un esempio di dedizione e passione per le generazioni future.
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