La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Antonio Piccinni ( Trani 1846 - Roma 1920). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Antonio Piccinni fu un pittore e incisore italiano, nato il 14 maggio 1846 a Trani, in Puglia, e deceduto il 26 gennaio 1920 a Roma. La sua vita fu segnata da una precoce sordità, conseguenza di una malattia infantile, che tuttavia non gli impedì di perseguire la sua passione per l'arte. Piccinni si trasferì a Napoli per studiare sotto la guida del pittore Biagio Molinaro e, negli anni '60 dell'Ottocento, si iscrisse all'Istituto di Belle Arti di Napoli, dove si specializzò in incisione. Nel 1872, la sua abilità gli valse una borsa di studio che gli permise di studiare presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Durante questo periodo, continuò a produrre incisioni per la "Società Promotrice delle Belle Arti" di Napoli e mantenne un contratto con l'Ufficio Reale dell'Incisione, la Calcografia. La sua partecipazione all'Esposizione Universale di Parigi del 1878 fu un momento significativo della sua carriera, dove presentò diverse opere, tra cui 12 acqueforti inedite raccolte in un album intitolato "Souvenirs de Rome", con prefazione di Jules Claretie. Piccinni fu nominato Professore Onorario dell'Istituto di Belle Arti di Napoli e le sue opere furono esposte in numerose mostre in Italia. Tra queste, spiccano l'acquaforte "Rivoluzione di Masaniello" esposta a Napoli nel 1877, i ritratti di Vittorio Emanuele e Re Umberto presentati a Torino nel 1888, e le acqueforti "I centesimi dell' avaro", "A predica", e "Un fiammiferaio". Nel 1889, la sua carriera prese una svolta quando l'Ammiraglio G.B. Magnaghi, direttore dell'Istituto Idrografico della Marina, lo assunse per produrre vedute delle coste italiane e carte nautiche. Questo incarico gli offrì una posizione stabile, un ufficio a Roma e la possibilità di viaggiare a bordo della nave Washington per circumnavigare la costa italiana. Tuttavia, dopo la morte dell'ammiraglio Magnaghi nel 1904, il contratto di Piccinni non fu rinnovato, ma egli rimase con la Marina fino al 1917. Al termine di 25 anni di servizio, si ritirò con una pensione modesta. Le opere di Piccinni sono caratterizzate da una grande sensibilità e da una tecnica raffinata, sia nelle incisioni che nelle acqueforti e acquerelli. La sua specialità erano gli acquarelli e i disegni a fumo, nei quali dimostrava una notevole abilità e un'attenzione particolare per i dettagli. La sua arte è stata descritta come una traduzione del Verismo in incisione, e la sua vita, nonostante le difficoltà, è stata dedicata alla creazione di opere che oggi meritano una rivalutazione. Le sue opere sono state oggetto di numerose aste, principalmente nella categoria Disegno Acquarello, e sono esposte in varie collezioni, tra cui la Pinacoteca di Bari Corrado Giaquinto. La Pinacoteca Metropolitana di Bari ha ospitato una mostra dedicata a Piccinni, presentando un'ampia selezione delle sue opere e sottolineando il significativo contributo che ha fornito all'arte italiana. La biografia di Antonio Piccinni è un esempio di come la passione e la dedizione possano superare le avversità. Nonostante la sordità e le sfide economiche, Piccinni ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte, dimostrando che il talento e la perseveranza possono trionfare sulle circostanze. La sua vita e il suo lavoro continuano a ispirare e a essere apprezzati dagli amanti dell'arte in tutto il mondo.
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