La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Odorico Politi ( Udine 1765 - Venezia 1846). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Odorico Politi fu un esponente significativo della pittura neoclassica italiana del XIX secolo. Nato a Udine il 27 gennaio 1785, Politi crebbe in un ambiente che favoriva la sua precoce inclinazione per le arti. La sua formazione iniziò con gli studi classici, che gli fornirono una solida base culturale e filosofica, prima di approdare al mondo dell'arte, che divenne la sua principale passione e professione. La sua educazione artistica prese forma a Venezia, presso l'Accademia di Belle Arti, dove fu allievo di Teodoro Matteini. Durante questo periodo, Politi assimilò i principi del Neoclassicismo, uno stile che avrebbe caratterizzato l'intera sua produzione artistica. Dopo aver completato gli studi, nel 1812 fece ritorno a Udine, dove iniziò la sua carriera come pittore di affreschi neoclassici, specializzandosi in soggetti storici e mitologici. Il talento di Politi si manifestò in modo particolare nella realizzazione di opere di grande impatto visivo e di forte contenuto simbolico. Tra i suoi lavori più noti, si annoverano gli affreschi presenti al Palazzo Antonini e al Palazzo Reale di Napoleone a Venezia. La sua abilità nel maneggiare la tecnica dell'affresco e la sua capacità di interpretare e rappresentare temi complessi gli valsero un crescente riconoscimento. Nel 1831, Politi ricevette l'incarico di professore presso l'Accademia di Venezia, l'istituzione che lo aveva formato. Questo ruolo gli permise di influenzare le generazioni future di artisti, tra cui Pompeo Marino Molmenti, Antonio Dugoni, Fausto Antonioli e Cesare Dell'Acqua, che divennero suoi allievi. Le opere di Politi non si limitarono ai soli affreschi; egli fu anche un apprezzato ritrattista. I suoi ritratti erano ricercati per la loro capacità di catturare non solo l'aspetto fisico, ma anche il carattere interiore dei soggetti. Tra i suoi ritratti più celebri, si ricordano quello di Canova (1810), conservato presso i Musei Civici di Udine, e quello dell'Abate Angelo Dalmistro (1839). La religiosità fu un altro tema centrale nella produzione di Politi, come dimostrano i suoi affreschi con soggetti sacri presenti in numerose chiese di località come Attimis, Clauzetto, Felettano, Pavia di Udine, Tarcento, Trieste, Udine, Venezia e Vito d'Asio. La sua opera "Santa Filomena, Roma salvata dagli angeli" (1838), situata nella Cattedrale di Rovigo, è un esempio della sua maestria nel rappresentare scene di elevato pathos spirituale. Politi fu anche un artista che seppe ritrarre se stesso con onestà e introspezione, come dimostra il suo autoritratto del 1840, anch'esso conservato presso i Musei Civici di Udine. Quest'opera rivela un uomo consapevole del proprio ruolo nella società e nella cultura del suo tempo. La sua vita fu segnata da successi e riconoscimenti, ma anche da controversie, come quella che lo vide opporsi al conte Leopoldo Cicognara, presidente dell'Accademia veneziana. Nonostante le difficoltà, Politi continuò a lavorare con dedizione, lasciando un'eredità di opere che ancora oggi sono apprezzate per la loro qualità e per il loro contributo alla storia dell'arte italiana. Odorico Politi morì a Venezia il 18 ottobre 1846, lasciando un segno indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua opera è stata oggetto di studi e mostre, e le sue creazioni continuano a essere esposte in musei e collezioni, testimoniando la sua abilità e la sua passione per l'arte.
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