La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Carlo Pollonera ( Alessandria d'Egitto 1849 - Torino 1923). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Carlo Pollonera, nato ad Alessandria d'Egitto il 27 marzo 1849 e deceduto a Torino il 17 giugno 1923, è stato un artista italiano noto per le sue opere paesaggistiche e per il suo contributo significativo alla malacologia. La sua vita e la sua arte si intrecciano in un percorso che lo ha visto esplorare diverse discipline con passione e dedizione. La famiglia di Pollonera si trasferì a Torino nel 1865, dove Carlo iniziò il suo percorso formativo. Si formò all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino sotto la guida di Andrea Gastaldi e di Antonio Fontanesi, due figure chiave nella sua formazione artistica. La sua educazione artistica fu ulteriormente arricchita dal soggiorno a Parigi, dove studiò le opere di Corot, Rousseau e dei pittori di Barbizon, influenzando profondamente il suo stile pittorico. Pollonera si distinse per la sua abilità nel catturare la luce e l'atmosfera dei paesaggi montani e rurali, spesso utilizzando una base a tempera per ottenere effetti luminosi particolari nei suoi dipinti negli anni 1906-1907. La sua adesione alla Scuola di Rivara lo vide partecipare a un movimento che valorizzava la pittura en plein air, permettendogli di esprimere la sua visione della natura attraverso una pittura diretta e immediata. Oltre alla pittura, Pollonera si dedicò alla malacologia, la scienza che studia i molluschi. Pubblicò numerosi articoli scientifici, soprattutto tra il 1884 e il 1893, periodo in cui la sua produzione scientifica raggiunse l'apice. La sua ricerca si concentrò principalmente sulla fauna italiana e su quella africana, contribuendo significativamente alla classificazione dei limacidi, un gruppo di molluschi terrestri. La sua abilità artistica si rifletteva anche nelle illustrazioni scientifiche che accompagnavano i suoi articoli, dimostrando come la sua passione per l'arte e la scienza si fondessero in un unico percorso di ricerca e espressione. La vita personale di Pollonera fu segnata da una lunga relazione con una pianista, il cui nome non è pervenuto, prima di sposare nel 1913 Ulma de'Bartolomeis, di 37 anni più giovane, che aveva preso lezioni private di pittura con lui. La coppia talvolta lavorava insieme sulla stessa tela, testimoniando un profondo legame sia personale che artistico. Dal loro matrimonio nacque una figlia, Sabina (1914-1996). Pollonera visse a Torino per gran parte della sua vita, tranne per un periodo tra il 1909 e il 1913 quando soggiornò a Usseglio, un'esperienza che influenzò profondamente la sua produzione artistica. La sua opera "Casolari di Col San Giovanni" (1897) è solo un esempio del suo profondo legame con il paesaggio piemontese, che continuò a esplorare e rappresentare nelle sue opere. Nonostante la sua morte nel 1923, l'eredità di Carlo Pollonera continua a vivere attraverso le sue opere d'arte e i suoi contributi scientifici. La sua collezione di malacologia è conservata presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, mentre le sue opere pittoriche sono esposte in varie collezioni pubbliche e private. La sua figura è stata celebrata in numerose mostre postume, tra cui una mostra retrospettiva alla Galleria Scopinich di Milano nel 1934 e, più recentemente, un omaggio nel centenario della sua morte, dimostrando il persistente interesse per il suo lavoro e il suo impatto sulla cultura italiana.
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