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Silvio Poma, nato l'8 gennaio 1840 a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, è stato un pittore italiano noto per i suoi paesaggi e vedute lacustri, particolarmente quelle del distretto dei laghi lombardi. La sua vita e la sua arte si intrecciano con la storia e la cultura dell'Italia dell'epoca, offrendo uno spaccato unico sul paesaggismo verista lombardo del secondo Ottocento. Poma iniziò la sua carriera lavorativa come militare, studiando presso il collegio militare di Ivrea. La sua esperienza militare ebbe inizio con il servizio volontario nella Seconda Guerra d'Indipendenza Italiana, che lo portò a intraprendere una carriera nell'esercito tra il 1859 e il 1860. Tuttavia, dopo aver contratto la malaria nel 1866, decise di ritirarsi dalla vita militare. Questa esperienza, tuttavia, influenzò profondamente la sua arte, come dimostrato dal suo lavoro negli studi dei pittori-soldati Giovan Battista Lelli e Gerolamo Induno, suoi compagni durante la campagna militare del 1859. Dopo il ritorno a Milano, Poma si dedicò completamente alla pittura. Fece il suo debutto all'Esposizione di Belle Arti della Brera nel 1869, ma non ricevette riconoscimenti ufficiali fino alla metà del decennio successivo. La sua svolta arrivò nel 1876, quando un suo dipinto di soggetto storico, "Macbeth e le streghe di Dunsinane wood", ambientato in una scenografia naturale romantica, vinse il Premio Mylius dell'Accademia di Belle Arti di Brera. L'anno successivo, un suo paesaggio esposto a Napoli, "Da Malgrate a Lecco", fu acquistato da Vittorio Emanuele II, contribuendo a consolidare la sua carriera. Poma divenne noto per le sue vedute lacustri, spesso ritraenti il Lago di Como e il piccolo borgo di Lierna. La sua arte si caratterizzava per un approccio intimista ai paesaggi, influenzato dal realismo del suo contemporaneo Filippo Carcano. Dal 1883 in poi, la sua attività artistica si intensificò con la presentazione sistematica di opere in esposizioni nazionali, ottenendo un successo duraturo sul mercato dell'arte. Tra le sue opere più note figurano "Abbadia sul Lago di Lecco", "Monterosso", "Lago di Lecco", "Punta di Palianzo, Lago Maggiore", e molte altre che esplorano la bellezza e la varietà dei paesaggi lombardi. Oltre alla pittura, Poma fu anche un appassionato del Verismo, seguendo le orme di Gianbattista Lelli, uno dei più famosi maestri del paesaggio verista. Questo approccio si riflette nella sua capacità di catturare la realtà dei paesaggi lombardi con una sensibilità e una precisione uniche. La sua vita si concluse il 1° gennaio 1932 a Turate, Como, lasciando un'eredità artistica che continua a essere apprezzata e studiata. Nel 1946, una mostra commemorativa con ventiquattro delle sue opere fu organizzata a Bergamo, nella Galleria della Prefettura, riconoscendo il suo contributo significativo al paesaggismo italiano. Silvio Poma rimane una figura emblematica del paesaggismo verista lombardo, la cui opera offre una finestra sulle trasformazioni culturali e artistiche dell'Italia del secondo Ottocento. La sua dedizione alla rappresentazione dei paesaggi lombardi, unita alla sua esperienza di vita variegata, dal servizio militare alla pittura, lo rende un artista di rilievo nella storia dell'arte italiana.
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