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Salvatore Postiglione fu un pittore italiano nato a Napoli il 20 dicembre 1861 e morto nella stessa città il 28 novembre 1906. Figlio d'arte, suo padre Luigi Postiglione (1812-1881) era un pittore di soggetti sacri e Salvatore crebbe in un ambiente familiare profondamente immerso nell'arte. Anche suo fratello Luigi e suo nipote Luca furono pittori, segno di una tradizione artistica che si perpetuava nella famiglia Postiglione. Salvatore iniziò la sua formazione artistica presso l'Istituto di Belle Arti di Napoli, dove studiò sotto la guida di suo zio Raffaele Postiglione, un valente disegnatore e professore, e di Domenico Morelli, un influente pittore dell'epoca. Morelli in particolare ebbe un forte impatto sullo stile e sui temi di Salvatore, che si concentrò spesso su soggetti religiosi caratterizzati da una spiritualità mistica e talvolta morbosa. Un esempio di questa influenza è la sua tela raffigurante San Pier Damiani al capezzale della defunta Contessa Adelaide di Torino, Marquesa di Susa. Durante la sua carriera, Postiglione espose in diverse città italiane. A Roma, nel 1883, presentò le opere "Anche tu fosti sposa" e "Maria! che incontrò assai". A Torino, nel 1881, espose "Arnaldo da Brescia" e "Papa Adriano IV", mentre alla Mostra Nazionale di Venezia del 1887 mostrò il già citato dipinto di San Pier Damiano e un "Ritratto del mio maestro". Un'altra sua opera, "Kyrie eleison", fu esposta a Napoli. Oltre alla pittura su tela, Postiglione si dedicò anche all'arte degli affreschi. Decorò la sala del Palazzo della Borsa di Napoli e del Castello Miramare a Trieste. La sua abilità nel maneggiare la pittura murale dimostra la versatilità del suo talento artistico. La produzione artistica di Postiglione non si limitò ai soggetti religiosi e storici. Egli fu anche un apprezzato ritrattista, con una particolare predilezione per la figura femminile, e si cimentò nel paesaggio e nelle scene di vita popolare. La sua pittura si caratterizzò per la capacità di fondere il realismo con elementi romantici e simbolisti, in particolare nelle sue opere più tarde. Nel corso della sua vita, Postiglione dovette affrontare la morte prematura del padre, evento che lo costrinse ad abbandonare temporaneamente l'Accademia per sostenersi economicamente. Tuttavia, non appena ottenne i primi guadagni e riconoscimenti, tornò a dedicarsi a una pittura più in linea con i suoi studi e l'ambiente artistico in cui era cresciuto. Nella sua ultima fase creativa, Postiglione fu influenzato dal clima preraffaellita e simbolista che si stava diffondendo in Europa. Questi elementi si riflettono in opere come "Amica del lago", "Armonia bianca" e "Lungo la via". Dopo la sua morte, due dei suoi dipinti di questo periodo furono esposti alla Mostra di Venezia del 1910: "Interno" e "Cuore contento". Salvatore Postiglione morì a Napoli il 28 novembre 1906, a soli 45 anni, lasciando una numerosa famiglia e una carriera artistica ancora in piena evoluzione. Nonostante la sua salute cagionevole, continuò a lavorare fino alla fine, testimoniando una dedizione all'arte che lo aveva accompagnato per tutta la vita. Fu commemorato all'Accademia di Belle Arti di Napoli il 24 maggio 1907, segno del profondo rispetto che la comunità artistica nutriva per lui. La sua opera continua a essere apprezzata e studiata, e le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Salvatore Postiglione rimane una figura significativa nella storia dell'arte italiana, rappresentante di un periodo di transizione in cui la pittura si muoveva tra tradizione e innovazione.
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