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Francisco Pradilla Ortiz fu un pittore spagnolo nato il 24 luglio 1848 a Villanueva de Gállego, vicino a Saragozza, e morto il 1 novembre 1921 a Madrid. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto della pittura accademica e del realismo del XIX secolo, con una particolare predilezione per la pittura storica. Pradilla iniziò la sua formazione artistica nella sua città natale, sotto la guida del pittore scenografo Mariano Pescador. La sua educazione proseguì alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid, dove ebbe come maestri Federico de Madrazo, Carlos Luis de Ribera e Domingo Martínez. Durante la guerra franco-prussiana, Pradilla servì nell'esercito spagnolo, e nel 1881 fu nominato direttore dell'Accademia Spagnola di Belle Arti a Roma, un incarico che mantenne per due anni. Pradilla è noto soprattutto per i suoi dipinti storici, nei quali dimostrò una grande abilità nella composizione grandiosa, attenzione al dettaglio e un'esecuzione meticolosa. Tra le sue opere più famose vi sono "Doña Juana la Loca" (1877), che raffigura Giovanna la Pazza, e "La Rendición de Granada" (1882), che illustra la resa di Granada da parte di Muhammad XII a Ferdinando e Isabella. Quest'ultimo lavoro gli valse la commissione da parte del Senato spagnolo e tre anni di lavoro per completarlo. Nel 1897, Pradilla tornò a Madrid come direttore del Museo del Prado, ma si dimise dopo poco tempo per dedicarsi esclusivamente alla pittura. La sua produzione artistica fu prolifica, con oltre 1.000 dipinti che mostrano il suo interesse per una varietà di soggetti e stili, spesso senza riguardo per la moda corrente. Oltre ai dipinti storici, Pradilla si dedicò anche alla pittura di genere, ritraendo scene di vita quotidiana e paesaggi spagnoli. Pradilla fu anche un influente insegnante, professore alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid e membro della stessa istituzione. Fu mentore di molti giovani artisti, e la sua influenza si può vedere nel lavoro di artisti come Joaquín Sorolla, Benjamín Palencia e José María Sert. La sua carriera fu costellata di numerosi riconoscimenti e premi, e fu membro della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando. Il suo stile realista e dettagliato continua ad essere apprezzato e studiato oggi, essendo considerato uno dei pittori più importanti della sua generazione. Pradilla morì a Madrid il 1 novembre 1921 e fu sepolto a Saragozza con tutti gli onori militari. È ricordato come uno dei più grandi pittori storici della Spagna, e il suo lascito continua ancora oggi. Molte delle sue opere sono esposte al Museo del Prado e in altre gallerie spagnole, ma sembrano quasi sconosciute al di fuori della Spagna. La sua vita fu segnata anche da difficoltà finanziarie, in particolare dopo il fallimento della sua banca, che potrebbero aver imposto una necessità speciale di essere produttivo. Nonostante ciò, Pradilla non smise mai di esplorare nuovi soggetti e tecniche, come dimostrano le sue opere meno note ma più intime e personali, come i ritratti di famiglia e amici, e le scene di genere e paesaggi. In conclusione, Francisco Pradilla Ortiz fu un artista di grande talento e versatilità, la cui opera ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte spagnola. La sua abilità nel catturare la grandezza e il dramma degli eventi storici, così come la delicatezza dei paesaggi e delle scene di vita quotidiana, continua a essere celebrata e ammirata.
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