La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Ambrogio Preda ( Milano 1839 - Davesio Soragno 1906). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Ambrogio Preda fu un pittore italiano noto per le sue rappresentazioni paesaggistiche delle montagne e delle valli alpine. Nato a Milano il 25 dicembre 1839, Preda crebbe in Lombardia, una regione che avrebbe poi influenzato profondamente il suo lavoro artistico. La sua formazione avvenne presso l'Accademia di Brera, un'istituzione prestigiosa che ha formato molti artisti di rilievo. Durante il suo periodo di studi, Preda si distinse tanto da vincere il premio Mylius nel 1860, un riconoscimento che testimoniava il suo talento e la sua dedizione all'arte. Preda visse e lavorò principalmente a Milano e Lugano, due città che riflettevano il suo legame con la regione lombarda e con il Canton Ticino. La sua produzione artistica si concentrò sul paesaggio, un genere che all'epoca godeva di grande popolarità e che permetteva agli artisti di esprimere la propria sensibilità nei confronti della natura. Le sue opere spesso ritraevano scene idilliache e tranquille, caratterizzate da una luce morbida e da una palette di colori che evocava l'atmosfera delle Alpi. Tra le sue opere più note, si ricordano "Ottobre", esposta a Torino nel 1884, "Lago di Lugano", presentata a Milano nel 1881, "Davesio", esposta a Torino nel 1880, e una "Veduta nella Svizzera Italiana" mostrata a Milano nel 1872. Questi lavori evidenziano la capacità di Preda di catturare l'essenza del paesaggio alpino, con particolare attenzione ai cambiamenti stagionali e alla varietà di atmosfere che le montagne possono offrire. Nonostante la sua specializzazione in paesaggi, è importante non confondere Ambrogio Preda con Giovanni Ambrogio de Predis, un pittore milanese del Rinascimento noto per i suoi ritratti e per il suo lavoro di miniaturista e disegnatore di monete alla corte degli Sforza. Giovanni Ambrogio de Predis collaborò anche con Leonardo da Vinci nella realizzazione della "Vergine delle Rocce" per l'altare della Confraternita dell'Immacolata Concezione presso la Chiesa di San Francesco Grande a Milano. La vita e l'opera di Ambrogio Preda sono documentate in diverse fonti storiche e critiche, tra cui il "Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architetti" di Angelo de Gubernatis, pubblicato nel 1889, e il "Dizionario critico e documentario dei pittori italiani dell'ottocento" di Agostino Maria Commanducci. Queste pubblicazioni forniscono preziose informazioni sulla carriera e sulle realizzazioni di Preda, contribuendo a delineare il profilo di un artista che, sebbene non sia tra i più celebri, ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico del suo tempo. Le opere di Ambrogio Preda sono oggi ricercate dai collezionisti e dagli appassionati d'arte, e sono presenti in aste e gallerie d'arte. La sua capacità di rappresentare la natura con sensibilità e maestria continua a essere apprezzata, e le sue tele sono considerate esempi significativi del paesaggismo ottocentesco italiano. Ambrogio Preda morì a Davesco Soragno, vicino a Lugano, il 5 giugno 1906. La sua eredità artistica rimane un tributo alla bellezza delle Alpi e alla tradizione paesaggistica italiana, un genere che ha saputo interpretare con grande abilità e che continua a incantare gli amanti dell'arte per la sua capacità di trasmettere emozioni e serenità attraverso la rappresentazione della natura.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO