La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giacomo Quarenghi ( Bergamo 1744 - Leningrado 1817 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giacomo Quarenghi fu un architetto e pittore italiano di spicco, nato il 20 o 21 settembre 1744 a Rota d'Imagna, vicino a Bergamo, in una famiglia nobile. Sebbene i suoi genitori avessero previsto per lui una carriera in legge o nella chiesa, Quarenghi mostrò fin da giovane un forte interesse per le arti, in particolare per la pittura. Questa passione lo portò a studiare inizialmente pittura sotto la guida di Reggi, uno studente di Tiepolo, e successivamente a viaggiare attraverso l'Italia, visitando città come Vicenza, Verona, Mantova e Venezia, dove rimase per periodi prolungati. Durante i suoi viaggi, Quarenghi si dedicò allo studio dei templi greci a Paestum e, giunto a Roma nel 1763, si immerse nell'ambiente neoclassico che stava emergendo negli ambienti artistici avanzati. A Roma, studiò pittura con Anton Raphael Mengs e Stefano Pozzi, e in seguito si dedicò all'architettura sotto la guida di Paolo Posi, un architetto tardo barocco. La scoperta dell'opera di Andrea Palladio, "I Quattro Libri dell'Architettura", fu un punto di svolta nella sua formazione; Quarenghi si rese conto di essere stato mal guidato fino a quel momento e cercò un nuovo indirizzo neoclassico con Antoine Decrezet e Niccola Giansimoni, discepoli di Winckelmann. La sua carriera prese una svolta decisiva quando, a Venezia, incontrò un lord britannico in viaggio per il Grand Tour. Grazie a questa conoscenza, Quarenghi ottenne alcune commissioni minori in Inghilterra, come padiglioni da giardino e caminetti. Tuttavia, fu l'invito dell'imperatrice Caterina II nel 1779 a trasferirsi in Russia che segnò l'inizio della sua straordinaria carriera come architetto di corte degli Zar. A San Pietroburgo, Quarenghi progettò edifici in stile palladiano, come il Palazzo Inglese a Peterhof e il Teatro dell'Ermitage, che furono tra i primi esempi di questo stile in Russia. Le sue opere a San Pietroburgo, tra cui la Borsa e la Banca di Stato, la Sala di San Giorgio nel Palazzo d'Inverno, diversi ponti sul fiume Neva e numerose strutture accademiche come l'Accademia delle Scienze, l'Istituto Caterina e l'Istituto Smolny, hanno contribuito a dare alla città il suo carattere maestoso. Quarenghi progettò edifici neoclassici semplici ma imponenti, con design chiari e precisi, preferendo spesso un blocco rettangolare semplice fronteggiato da un elegante portico centrale con colonne e timpano. Oltre alla sua attività di architetto, Quarenghi non abbandonò mai la sua prima passione per la pittura. La sua abilità come disegnatore era indiscutibile e le sue opere pittoriche sono ricordate per il loro valore e fascino sensibile. La sua capacità di idealizzare i contenuti delle sue vedute, combinando elementi di realtà con altri di fantasia, è evidente nei suoi disegni, che spesso esprimono emozioni e sentimenti attraverso la rappresentazione grafica. Quarenghi mantenne sempre un legame forte con la sua terra natale, Bergamo, e nonostante la sua lunga permanenza in Russia, continuò a coltivare i rapporti con gli amici e la cultura italiana. Morì a San Pietroburgo il 2 marzo 1817, lasciando un'eredità duratura come uno degli architetti più importanti dell'epoca neoclassica e come un artista che ha saputo unire la tradizione neoclassica italiana con le esigenze della committenza russa, creando un linguaggio architettonico originale e innovativo che ha influenzato notevolmente lo stile della capitale russa.
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