La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Casimiro Radice ( Milano 1834 - Malgrate 1908). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Casimiro Radice, nato a Milano il 15 dicembre 1834 e scomparso nel 1908 a Malgrate, vicino a Lecco, è stato un pittore italiano che ha vissuto una vita modesta, gestendo un piccolo hotel nella cittadina di Galbiate. Nonostante le sue umili origini, Radice si è autodidatticamente formato come pittore, riuscendo a creare opere interessanti e graziose che spaziavano tra soggetti sacri e di genere, sia in fresco che ad olio. La sua carriera artistica ha avuto momenti di riconoscimento significativi. Nel 1881, alla Mostra di Milano, Radice espose "La visita alla nutrice", un'opera che riscosse un buon successo e fu ammirata dal pubblico. Successivamente, nel 1883, sempre a Milano, presentò "Supplizio di Tantalo" e "Cestello di fiori", entrambi molto apprezzati. L'anno seguente, alla Mostra Nazionale di Torino, espose "Fior di primavera" e "Non ti scordar di me". Le sue opere, caratterizzate da una particolare attenzione ai dettagli e alla rappresentazione della vita rurale e rustica, hanno contribuito a consolidare la sua reputazione come artista. Dopo gli anni '70 del XIX secolo, Radice si concentrò principalmente su scene di genere che ritraevano la vita rurale e la campagna, tra cui "Il corteggiamento" (1870), "Il ritorno del cacciatore" (in cui inserì un autoritratto nel protagonista), "Interno della Cascina Costa" (1875), "La festa campestre di San Michele presso Galbiate" (1875), "La villa S. Bernardino a Galbiate dopo un temporale" (1879), e "Ritorno dalla filanda" (1880). Queste opere, spesso conservate in collezioni private o in gallerie comunali, come quella di Lecco, riflettono la sua capacità di catturare con sensibilità e dettaglio la vita quotidiana delle persone e i paesaggi che lo circondavano. Nel biennio 1891-1892, Radice dedicò il suo talento alla decorazione della Chiesa di Santa Agnese in Olginate, nella provincia di Lecco. Questa chiesa, risalente alla metà del 1500 ma profondamente rinnovata nel 1840, fu arricchita da Radice con dipinti nel presbiterio che raffigurano scene del martirio di Sant'Agnese, oltre a medaglioni nel presbiterio stesso e nella volta, e le otto vele sopra le finestre della navata. Questo progetto dimostra la versatilità di Radice e la sua capacità di lavorare su grandi superfici con temi religiosi complessi. Nonostante il suo talento e il riconoscimento ottenuto durante la vita, Radice morì povero nel 1908, lasciando dietro di sé un'eredità artistica significativa che continua a essere studiata e apprezzata. Le sue opere sono state oggetto di studi e pubblicazioni, come dimostrano le fonti consultate per questa biografia, che includono il "Dizionario illustrato dei pittori disegnatori e incisori italiani" di A. M. Comanducci, il "Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e incisori italiani" e la "Breve storia della chiesa prepositurale di S. Agnese in Olginate". Casimiro Radice rimane una figura di spicco nella pittura italiana dell'Ottocento, un artista che, nonostante le sfide economiche, ha lasciato un'impronta indelebile attraverso le sue opere, che continuano a testimoniare la sua profonda connessione con il territorio lombardo e la sua abilità nel catturare la bellezza e la complessità della vita umana e della natura.
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