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Ernesto Rayper fu un pittore e incisore italiano nato a Genova il 1º novembre 1840 e morto a Gameragna di Stella il 5 agosto 1873. La sua vita, sebbene breve, fu intensamente dedicata all'arte, lasciando un'impronta significativa nel panorama artistico italiano del XIX secolo. Rayper è noto principalmente per essere stato il fondatore della Scuola grigia di pittura paesaggistica e per la sua associazione con il movimento dei Macchiaioli. Dopo aver ricevuto la sua educazione di base presso una scuola dei Padri Scolopi e il Collegio dei Tolomei a Siena, Rayper si iscrisse ai corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti nel 1859, dove fu allievo del pittore Tammar Luxoro. Sotto l'influenza di Luxoro, Rayper decise di specializzarsi in paesaggi, un genere che avrebbe definito la sua carriera artistica. Nel 1860, trascorse un periodo a Ginevra presso i laboratori di Alexandre Calame, un'esperienza che lo avvicinò in modo determinante alla pittura francese e influenzò profondamente il suo stile. Al suo ritorno a Genova, Rayper si dedicò allo sviluppo di uno stile personale, distinto dalle correnti romantiche e accademiche dell'epoca. Nel 1862, ebbe la sua prima mostra presso la Società per la Promozione delle Belle Arti. L'anno successivo, iniziò a promuovere il concetto di pittura en plein air e diede vita alla Scuola grigia, così chiamata per l'evitamento del colore nero nelle sue opere. Questo movimento vide la partecipazione di artisti come Alfredo d'Andrade, un immigrato portoghese e archeologo, Alberto Issel e Serafín Avendaño, un pittore galiziano residente a Genova. Nel 1870, Rayper fu nominato "Professore di Merito" presso l'Accademia Ligustica e vinse una medaglia d'oro all'"Esposizione Nazionale di Parma". Tuttavia, la sua carriera fu interrotta da una malattia: nel 1871 sviluppò un tumore canceroso alla lingua. Dopo aver viaggiato per l'Italia in cerca di un trattamento efficace, si ritirò in una piccola città di Savona, dove morì all'età di soli trentatré anni. Dopo la sua morte, l'opera di Rayper fu inizialmente trascurata fino al 1926, quando una grande mostra fu organizzata al Teatro Carlo Felice, seguita da ulteriori esposizioni nel 1938 al Palazzo Rosso e nel 1974 presso la sua alma mater, l'Accademia Ligustica, sponsorizzate dalla città di Genova. Rayper fu un caposcuola nel rinnovamento della pittura italiana del paesaggio nella seconda metà del XIX secolo. Fondatore della Scuola grigia ligure, fu anche uno degli animatori della piemontese Scuola di Rivara e frequentatore dei Macchiaioli toscani della Scuola di Piagentina. La sua amicizia e l'ammirazione reciproca con Telemaco Signorini, uno dei principali esponenti dei Macchiaioli, testimonia l'importanza delle sue relazioni artistiche. La sua tecnica e i suoi lavori furono di esempio anche per Giovanni Fattori, un altro membro di spicco dei Macchiaioli, specialmente nel campo dell'incisione. Rayper rinunciò agli studi universitari per dedicarsi completamente all'arte, trascurando la pittura di quadri storici, allora molto in voga, per concentrarsi sul paesaggio. La sua esperienza a Ginevra con Alexandre Calame lo ispirò a rompere con i canoni della pittura romantica e accademica, sviluppando una nuova e personalissima poetica nella raffigurazione della natura. La Scuola grigia, di cui fu il principale esponente, propugnava un realismo antiaccademico e la pratica della pittura all'aria aperta, influenzando profondamente la pittura paesaggistica italiana. Negli anni successivi, Rayper e altri artisti come Alfredo d'Andrade, Serafino de Avendano e Alberto Issel si unirono ai pittori piemontesi guidati da Carlo Pittara, creando la Scuola ligure-piemontese di Rivara. La vita e l'opera di Ernesto Rayper rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'arte italiana, testimoniando l'importanza del rinnovamento della pittura paesaggistica e l'influenza dei movimenti artistici europei del XIX secolo.
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