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Enrique Recio y Gil fu un pittore spagnolo nato a Madrid il 19 dicembre 1856. La sua vita e la sua carriera artistica furono segnate da un profondo impegno verso l'arte e da un costante perfezionamento delle sue abilità pittoriche. Figlio di Gregorio Recio, originario della popolazione toledana di Lucillos, e di María Gil, di Colmenar de Oreja, Madrid, Enrique iniziò il suo percorso formativo nel 1874 presso la Scuola di Arti e Mestieri. Tre anni più tardi, continuò i suoi studi presso la Scuola Speciale di Pittura di Madrid, dove fu allievo di Manuel Ojeda y Siles e di Francisco Jover. Durante questo periodo, Enrique approfondì le sue conoscenze e le sue tecniche pittoriche frequentando anche il Museo del Prado tra il 1874 e il 1877. Qui realizzò copie di opere significative, come "Una Concepción", "Un Ecce Homo", "Una Dolorosa" e "La Lluvia de oro", dimostrando già in questa fase iniziale della sua carriera una notevole abilità e ricevendo l'attenzione e il riconoscimento della stampa per la sua copia del celebre quadro di Fortuny "La batalla de Tetuán". Grazie ai meriti ottenuti nei suoi lavori di opposizione, nel 1879 Enrique fu premiato con una borsa di studio dalla Diputazione di Madrid, insieme allo scultore Ángel Díaz y Sánchez. Questo riconoscimento gli permise di trasferirsi a Roma per ampliare ulteriormente i suoi studi, un'esperienza che influenzò profondamente il suo stile e la sua produzione artistica. Durante il suo soggiorno a Roma, Enrique si dedicò alla pittura di temi costumbristi, orientalisti e paesaggi con figure dei dintorni di Roma e Venezia, diventando noto per la sua capacità di catturare l'essenza e l'atmosfera dei luoghi che ritraeva. Nel 1884, Enrique inviò dalla capitale italiana all'Esposizione Nazionale il gigantesco quadro storico "Últimos momentos de fray Lope Felix de Vega", e nel 1887 presentò "La Madeja se enreda", opera che gli valse una terza medaglia. Tornato in Spagna nel 1887, ricevette l'incarico di dipingere il soffitto per uno dei saloni della Diputazione di Madrid e, nel 1889, collaborò con l'artista Manuel Crespo nella realizzazione di alcuni dipinti allegorici per il Monasterio Jerónimo de Fres del Val a Villatoro, Burgos. La carriera di Enrique Recio y Gil fu caratterizzata da un costante impegno verso l'arte e da un incessante desiderio di apprendimento e perfezionamento. Oltre alla sua attività di pittore, fu anche catedratico della Scuola di Belle Arti di Bogotá, dove contribuì alla formazione di nuove generazioni di artisti. La maggior parte della sua produzione artistica si trova oggi in collezioni private, principalmente in Inghilterra, testimoniando l'apprezzamento e il riconoscimento del suo lavoro anche al di fuori dei confini spagnoli. Le ultime notizie che ci giungono su Enrique Recio y Gil risalgono al 1917, anno in cui risiedeva a Roma. La sua vita e la sua opera rimangono un esempio significativo dell'arte spagnola di fine Ottocento e inizio Novecento, caratterizzata da un profondo legame con la tradizione e, allo stesso tempo, da una costante ricerca di nuove forme espressive e di innovazione artistica.
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