La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Mauro Reggiani ( Nonantola 1897 - Milano 1980). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Mauro Reggiani è stato un pittore italiano, nato l'11 agosto 1897 a Nonantola, in provincia di Modena, e deceduto il 20 maggio 1980 a Milano. Figura di spicco nell'arte astratta italiana, Reggiani ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del Novecento grazie al suo contributo all'astrattismo geometrico. La sua formazione artistica iniziò nel 1911 presso il Regio Istituto di Belle Arti di Modena, dove studiò fino al 1917, anno in cui venne chiamato alle armi a causa della Prima Guerra Mondiale. Dopo il conflitto, nel 1920, si iscrisse al Regio Istituto di Belle Arti di Firenze, dove ebbe modo di stringere amicizie importanti con artisti come lo scultore Giuseppe Graziosi. Il suo percorso artistico fu inizialmente influenzato dal movimento Novecento Italiano, ma fu un viaggio a Parigi nel 1926 a segnare una svolta decisiva nella sua carriera. A Parigi, Reggiani entrò in contatto con esponenti dell'avanguardia come Kandinsky, Ernst, Arp e Magnelli, e fu particolarmente colpito dal Cubismo e da Mondrian, che lo indirizzarono verso l'astrattismo. Nel 1933, Reggiani divenne direttore tecnico di calcografia presso l'Istituto italiano dantesco di Rino Valdemari a Milano, città che divenne il suo domicilio definitivo. L'anno successivo, nel 1934, firmò il primo manifesto dell'astrattismo italiano e abbandonò ogni riferimento figurativo e postcubista con opere come "Composizione R.3". Questo periodo fu caratterizzato da una ricerca di valori costruttivi tra le forme, che lo portò a esprimersi attraverso la pittura astratta. Reggiani si affermò come pittore novecentista e strinse rapporti con la galleria del Milione di Milano, che divenne l'epicentro dell'avanguardia astratta internazionale. Espose opere propriamente non figurative sia nella II Quadriennale nazionale d'arte di Roma, sia a Torino, nella I Mostra collettiva di arte astratta. Nel 1934, la sua partecipazione alla "Mostra di Bianco e nero" a Milano lo impose sul panorama internazionale dell'arte astratta e postcubista. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Reggiani fu costretto a una pausa dalla sua attività artistica a causa dei bombardamenti che distrussero molte delle sue opere. Tuttavia, dopo il conflitto, riprese l'insegnamento all'Accademia di Brera e tornò a esporre con il gruppo di Gillo Dorfles, Bruno Munari e altri esponenti dell'arte astratta. Negli anni '50, Reggiani aderì al Movimento Arte Concreta (MAC) e la sua pittura divenne più dinamica e cromatica. Partecipò a numerose mostre collettive e personali, sia in Italia che all'estero, e ricevette premi e riconoscimenti per il suo contributo all'arte astratta. Negli anni '60 e '70, continuò a esplorare nuove tecniche e materiali, e tenne mostre personali in varie città italiane. Dopo la sua morte, la figlia Virgilia Reggiani Simion iniziò a raccogliere e archiviare il materiale relativo all'attività artistica del padre, con l'obiettivo di realizzare un catalogo generale delle sue opere, pubblicato nel 1990 dal critico Luciano Caramel. Mauro Reggiani è stato un artista visionario, sempre alla ricerca di nuove forme di espressione e relazioni cromatiche. La sua dedizione all'astrattismo geometrico lo ha reso una figura significativa nella storia dell'arte italiana e un pioniere dell'arte astratta nel paese. Il suo lascito artistico è stato celebrato con numerose mostre e premi postumi, dimostrando l'influenza duratura del suo lavoro sulla scena artistica italiana.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO