La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Angelo Rescalli ( Azzanello 1884 - Susa 1956). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Angelo Rescalli, sacerdote per vocazione e pittore per dote naturale, nacque il 14 novembre 1884 ad Azzanello, un piccolo paese nella provincia di Cremona. La sua vita fu un intreccio di fede e arte, percorsi che seppe abilmente coniugare nel corso degli anni. All'età di 13 anni, nel 1897, Rescalli entrò nel Seminario Vescovile di Cremona, dove iniziò il suo cammino verso il sacerdozio. Fu ordinato presbitero nel 1909 e inviato come vicario prima a Vescovato e poi ad Olmeneta, vicino al suo luogo di nascita. Durante gli anni del seminario, Rescalli sviluppò una forte passione per la pittura, coltivata inizialmente in modo autodidatta. La sua vocazione artistica fu influenzata dall'incontro con i pittori Vespasiano Bignami e Vittore Grubicy, dai quali apprese le tecniche della pittura e i fondamentali del divisionismo, uno stile che avrebbe caratterizzato gran parte della sua produzione artistica. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, Rescalli fu chiamato alle armi e mandato a San Remo, dove divenne vice-cappellano nel 1916 e cappellano nel 1917. Nonostante la fine del conflitto e le richieste di rientro da parte della Diocesi di Cremona, decise di rimanere in Liguria, dove la sua carriera pittorica iniziò a fiorire. Fu protetto da due nobildonne del luogo, la baronessa Matilde Van Eys e la contessa Modesta Dell'Oro Hermil, che gli offrirono ospitalità e supporto. In particolare, la contessa Hermil gli mise a disposizione la sua casa a Susa, dove Rescalli costruì una pagoda che fungeva da studio di pittura. Il talento di Rescalli come pittore divisionista non passò inosservato, e pur non avendo frequentato scuole o accademie, si avvicinò quasi naturalmente a questo stile. Le sue opere erano caratterizzate da una composizione delicata e da atmosfere simboliche e melanconiche, spesso ispirate dai luoghi che amava, come la Val di Susa, i paesini e le chiesette del Piemonte, della Liguria e della Lombardia. Negli anni '30, Rescalli si trasferì a Roma, ma gli eventi bellici della seconda guerra mondiale lo costrinsero a rientrare precipitosamente a Susa, dove partecipò attivamente alla Resistenza. Il dopoguerra fu un periodo di crisi umana e professionale per Rescalli, che si allontanò gradualmente dall'attività pittorica. Una malattia lo accompagnò fino alla morte, avvenuta il 10 dicembre 1956 a Susa, all'età di 72 anni. Durante la sua vita, Rescalli viaggiò in Italia, in Francia e nei Paesi Bassi, costruendosi una solida committenza e conoscenze altolocate. Tra i suoi estimatori vi furono il Generale Luigi Cadorna e il Principe Umberto II di Savoia, con il quale mantenne un rapporto di viva cordialità per anni. Alcuni dei suoi dipinti furono acquistati per le collezioni sabaude, e il Principe fu spesso presente alle inaugurazioni delle sue mostre personali. Nonostante le difficoltà incontrate, Rescalli ricevette importanti riconoscimenti: fu nominato membro onorario dell'Instituto de cultura americana de Tolosa in Argentina nel 1943 e Accademico Pontificio da Papa Pio XII nel 1953. La sua arte, di scuola segantiniana ma con un linguaggio personale ed originale, continua a essere apprezzata e ricercata dai collezionisti e dagli amanti dell'arte divisionista.
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