La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Enrico Reycend ( Torino 1855 - 1928). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Enrico Reycend fu un pittore italiano nato a Torino il 3 novembre 1855 e morto nella stessa città il 21 febbraio 1928. La sua arte si concentrò principalmente sulla pittura di paesaggi e vedute, e la sua opera rimane tra gli esempi più significativi della pittura piemontese dell'Ottocento. Reycend crebbe in una famiglia di librai e mercanti d'arte, originari di Monestier de Briançon, nel Delfinato, che si trasferirono a Torino nel 1675. La famiglia Reycend aprì botteghe anche a Milano, Lisbona e Parigi, e dal 1767 operò sotto il nome di Fratelli Reycend. Enrico fu il primogenito di Luigi Reycend, libraio, e di Marianna Savj, e aveva due fratelli gemelli, Ernesto e Giovanni, nati il 23 marzo 1859. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia Albertina di Torino, dove studiò sotto la guida di Lorenzo Delleani e Antonio Fontanesi. Tuttavia, Reycend lasciò l'accademia nel 1872 senza conseguire il diploma. Nonostante ciò, esordì alla Promotrice di Torino nel 1873 con due paesaggi della periferia urbana, e da quel momento in poi partecipò regolarmente alle mostre del Circolo degli Artisti fino al 1920. Durante la sua carriera, Reycend viaggiò a Parigi più volte, dove fu influenzato dal circolo di Camille Corot. La sua prima esposizione avvenne a Napoli nel 1877, dove presentò l'opera "In Piemonte". Negli anni successivi, espose in numerose città italiane, tra cui Milano, Roma, Bologna e Firenze, presentando opere che riflettevano la sua abilità nel catturare l'essenza del paesaggio italiano. Nel 1885, Reycend inviò a Milano e Venezia l'opera "In Ottobre" e "Greek temple nel Porto di Genoa". L'anno seguente, a Milano, espose "Giornata triste", "Studi dal vero" e "Notte d'autunno". La sua arte fu apprezzata per la capacità di evocare atmosfere delicate e per la sua tecnica pittorica che si avvicinava all'impressionismo, con una pennellata leggera e colori tenui. Reycend fu anche uno dei fondatori del giornale "L’arte decorativa moderna" nel 1902, insieme a Davide Calandra, Leonardo Bistolfi, Giorgio Ceragioli e Enrico Thovez. Questo impegno dimostra il suo interesse per il dibattito artistico e culturale del suo tempo. La sua vita personale fu segnata da momenti difficili, in particolare quando dovette affrontare la malattia dei suoi figli, affetti da tubercolosi. Durante questo periodo, trascorse molto tempo a Noli e Varigotti, dove dipinse numerose vedute di marina su piccole tavolette, caratterizzate da cieli tersi e mari luminosi. Nonostante la sua arte fosse apprezzata durante la sua vita, dopo la sua morte l'interesse della critica nei suoi confronti diminuì progressivamente. Tuttavia, nel 1952, il critico d'arte Roberto Longhi scrisse un importante articolo su Paragone, riscoprendo l'opera di Reycend e definendolo uno dei più originali artisti dell'ultimo quarto dell'Ottocento. Questa rivalutazione portò a una nuova attenzione verso la sua opera, che fu esposta in numerose mostre, tra cui una retrospettiva nel 1955, organizzata dalla galleria torinese Fogliato, con centodieci opere. Le opere di Reycend continuano a essere apprezzate per la loro sensibilità e per la capacità di catturare l'essenza del paesaggio italiano con una visione personale e intima. La sua arte è considerata un importante contributo alla pittura paesaggistica piemontese e italiana dell'Ottocento, e le sue opere sono oggi ricercate dai collezionisti e apprezzate dagli amanti dell'arte.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO