La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Manlio Rho ( Como 1901 - 1957). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Manlio Rho, nato il 5 febbraio 1901 a Como, Italia, è stato un artista che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama dell'arte astratta italiana. Figlio di Felice e Giuditta Grasseni, proprietari di una ditta di passamanerie, Rho ha mostrato fin da giovane una spiccata inclinazione per la pittura. La sua formazione artistica iniziò presso le Scuole Tecniche di Como e proseguì all'Istituto tecnico Caio Plinio Secondo. Approfondì ulteriormente la sua passione per l'arte all'Istituto Carducci, sotto la guida dei pittori Achille Zambelli e Angelo Bassi e dello scultore Pietro Porcelli. Nel 1918, nel suo studio in via Odescalchi a Como, Rho iniziò a produrre i suoi primi dipinti, che risentivano dell'insegnamento dei suoi maestri e della corrente artistica del Novecento. Tuttavia, la sua vera vocazione si manifestò negli anni Trenta, quando iniziò a realizzare le sue iconiche Composizioni, caratterizzate da moduli formali e cromatici ripetuti che esprimevano una grande purezza comunicativa e formale. Rho fu un esponente di spicco dell'astrattismo comasco, un movimento che cercava di unire arte, architettura e decorazione in un'opera d'arte totale. Insieme a Mario Radice e agli architetti Giuseppe Terragni e Alberto Sartoris, Rho fu parte integrante del gruppo degli astrattisti comaschi, che contribuì a definire la cultura visiva di Como negli anni Trenta e Quaranta. Il suo studio divenne un punto di incontro per artisti e architetti, tra cui Carla Badiali, Carla Prina, Cordelia Cattaneo e Aldo Galli, che si ispiravano ai libri, alle fotografie e alle riviste italiane e straniere presenti nel suo studio. La carriera espositiva di Rho fu intensa e ricca di riconoscimenti. Nel 1935, tenne la sua prima importante mostra nella galleria d'arte Il Milione a Milano. Partecipò a nove edizioni separate della Biennale di Venezia dal 1940 al 1986 e a numerose mostre in tutto il mondo. Nel 1955, ricevette il prestigioso premio Compasso d'Oro, due anni prima della sua morte prematura. Rho fu anche un apprezzato insegnante, avendo insegnato materie pittoriche e scultoree fino alla fine degli anni Venti in diverse scuole di Como. Nel 1943, gli fu affidata la cattedra di disegno ornamentale presso l'Istituto tecnico industriale di setificio, incarico che mantenne fino alla sua morte, avvenuta il 7 settembre 1957. Oltre alla pittura, Rho si dedicò anche al disegno tessile, producendo disegni per tessuti d'arredamento e mobili. Il suo studio delle geometrie e del colore caratterizzò la sua interpretazione dell'astrattismo e influenzò profondamente il suo lavoro artistico. Le opere di Rho sono caratterizzate da un equilibrio tra geometria rigorosa e calore cromatico, che rifletteva la sua ricerca di armonia tra forma e colore. Questo equilibrio era raggiunto anche attraverso lo studio dei capolavori del passato e delle ricerche dell'astrattismo europeo. Le sue Composizioni geometriche sono esempi di questa sintesi tra rigore formale e lirismo cromatico. La sua eredità artistica è stata celebrata in numerose retrospettive, tra cui una significativa mostra alla Biennale di Venezia l'anno successivo alla sua morte. Le sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti di molti musei d'arte moderna, tra cui quelli di Milano, Trento e Rovereto, Trieste e Roma. La mostra "Manlio Rho. Sintesi dell'astratto. La pittura di Manlio Rho e il suo archivio", tenutasi alla Pinacoteca Civica di Como nel 2021 in occasione del 120° anniversario della sua nascita, ha esposto opere esemplari della sua carriera, offrendo uno sguardo approfondito sulla sua ricerca artistica e sulle sue sperimentazioni cromatiche. Manlio Rho rimane una figura centrale nell'arte astratta italiana, un artista che ha saputo coniugare la precisione geometrica con una sensibilità cromatica profondamente radicata nella cultura visiva del suo tempo.
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