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Angelo Ribossi fu un pittore italiano nato a Milano il 4 agosto 1822 e deceduto nella stessa città il 27 settembre 1886. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e la cultura della Milano ottocentesca, città in cui Ribossi visse e operò per tutta la sua esistenza. Ribossi compì i suoi studi artistici presso l'Accademia di Brera, una delle istituzioni più prestigiose d'Italia per la formazione artistica. Qui fu allievo di due importanti figure dell'arte lombarda dell'epoca: Giuseppe Sogni e Luigi Sabatelli. Sotto la loro guida, Ribossi affinò le sue tecniche pittoriche e iniziò a sviluppare uno stile personale che lo avrebbe accompagnato per tutta la carriera. I primi lavori di Ribossi furono incentrati su temi storici e biblici, come testimonia la sua opera "Sant'Angelo", esposta all'Esposizione di Milano del 1847. Questo periodo iniziale della sua produzione artistica rifletteva l'interesse dell'epoca per la storia e la religione, temi che erano al centro del dibattito culturale e sociale. Con il passare degli anni, Ribossi iniziò a esplorare nuovi soggetti, rivolgendo la sua attenzione alla storia recente. Un esempio significativo è il dipinto "La notizia dell'annessione di Napoli raggiunge Milano nel 1861", che riflette il clima politico e l'entusiasmo patriottico del periodo risorgimentale italiano. Ribossi si distinse anche per le sue scene drammatiche, spesso tratte da romanzi e ambientate in epoche passate, come dimostrano le opere "Il prete artista" e "Maternità". Queste tele mostrano la sua capacità di rappresentare con intensità emotiva e attenzione al dettaglio le dinamiche umane e sociali. Tra le sue opere più note, si annoverano "Contadina della Valle Sassina" e "Il momento desiderato", esposte a Milano nel 1864, e "Agnese di Besozzo contempla il ritratto del proprio amante Ruggiero di Baggio", presentata a Torino nel 1865. Ribossi si cimentò anche nella rappresentazione di scene di vita quotidiana, come evidenziato dai dipinti "La vigilia del Natale", "Il cuoco mal pratico", "L' Ammaliatrice", e "Il vino del padrone", esposti a Torino nel 1880. Ribossi partecipò a numerose esposizioni, sia in Italia che all'estero, come la Centennial Exhibition di Philadelphia nel 1876, dove espose le sue opere. Inoltre, dipinse una scena tratta dal celebre romanzo "La capanna dello zio Tom", raffigurando i personaggi di Zio Tom ed Evangelina. La sua produzione artistica include anche opere di carattere religioso, come "La Vergine con il divin Figlio e i Santi Carlo Borromeo e Caterina da Siena", realizzata prima del 1857, e conservata oggi presso la pinacoteca di Brera. Questo dipinto testimonia la sua abilità nel trattare soggetti sacri con una sensibilità che coniuga devozione e realismo. Ribossi fu anche un apprezzato ritrattista, come dimostrano le sue opere "Filippo Maria Visconti con Beatrice di Tenda" e "Una dolce sorpresa", esposte rispettivamente a Parma nel 1870 e a Milano due anni dopo. La sua abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti e nel rappresentare con fedeltà i dettagli dell'abbigliamento e dell'ambientazione lo resero un artista molto richiesto. Nel corso della sua carriera, Ribossi esplorò diversi generi pittorici, dalle scene di genere alle rappresentazioni storiche, dalle composizioni religiose ai ritratti. La sua versatilità e la sua tecnica raffinata gli permisero di guadagnarsi il rispetto e l'ammirazione dei suoi contemporanei. Le sue opere sono oggi conservate in importanti collezioni pubbliche e private, e continuano a essere apprezzate per la loro qualità artistica e per il loro valore storico e culturale. Angelo Ribossi rimane una figura significativa nell'ambito della pittura lombarda dell'Ottocento, un artista che con la sua opera ha saputo interpretare e raccontare le sfaccettature di un'epoca di grandi cambiamenti.
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