La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Ricci ( Genova 1853 - Torino 1901). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Ricci fu un pittore italiano nato a Genova nel 1853 e deceduto a Torino il 21 aprile 1901. La sua vita artistica si svolse principalmente tra queste due città, con un'importante parentesi formativa a Parigi. Ricci si laureò in Giurisprudenza a Torino nel 1873, ma la sua passione per la pittura lo portò a dedicarsi allo studio di questa arte in modo privato. Fu allievo di Enrico Gamba a Torino e successivamente si perfezionò a Parigi presso la scuola di Léon Bonnat, dove fu fortemente influenzato dal pittore francese Eugène Carrière. Durante la sua carriera, Ricci viaggiò in numerosi paesi europei e in Algeria, alla ricerca di ispirazione e suggestioni. Questi viaggi influenzarono notevolmente il suo stile pittorico, che si caratterizzò per un cromatismo leggero, trasparente e luminoso. Espose le sue opere in diverse città italiane e all'estero, mantenendo sempre i contatti con gli ambienti artistici parigini. Le sue opere spesso raffiguravano temi di genere, scene di vita quotidiana e interni domestici, che colpivano per l'originalità dello stile e per la loro capacità di catturare momenti intimi e personali. Tra le sue opere più note si ricordano "La questua nell'oratorio" (circa 1882), "Lezione di musica" (1894), "Bozzeto di mendicante" (1880), "Voci Intime" (1900), "Madonna del Fiore" (1900), e "Le pain béni" (1900). La sua pittura era apprezzata per la qualità del disegno e della pennellata, e per la sua abilità nel rappresentare la realtà con delicatezza e armonia. Nel 1893, Ricci si stabilì definitivamente a Torino, dove divenne un affermato pittore di figura e di genere. Molte delle sue opere migliori sono conservate nel Museo Civico di Torino, nel Museo municipale di Parigi e in molte raccolte private. La sua arte, pur essendo delicata e leggera, era capace di svolgere motivi "di genere" con una ragione efficente prevalentemente pittorica. Nonostante la sua morte prematura all'età di 48 anni, Giuseppe Ricci lasciò un'impronta significativa nel panorama artistico italiano dell'epoca. La sua opera fu riconosciuta e apprezzata per la sua eleganza e per la sua capacità di esprimere la sensibilità e la disciplina interiore che solo l'elaborazione dei secoli può dare. Queste qualità aiutarono l'ingegno di Ricci a scoprire la propria via e a definire il proprio campo d'azione, distinguendosi dalle "anarchie modernissime" dell'arte del suo tempo. La Galleria Nazionale d'Arte Moderna, che ha raccolto molte opere di artisti dell'epoca, non aveva fino a poco tempo fa nemmeno un suo quadro, ma oggi ne possiede due, sebbene non siano tra i maggiori. Anche a Torino, dove fu stimato ed apprezzato, non destò mai gli accesi entusiasmi che suscitarono altri suoi colleghi. Tuttavia, la sua arte, che si esprimeva in opere di genere con temi tenui, è stata riconosciuta per la sua preziosità e per la sua capacità di rappresentare la realtà con una delicatezza e maestria di pittura che ancora oggi può essere considerata un puro capolavoro.
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