La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Virgilio Ripari ( Asola 1843 - Milano 1902). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Virgilio Ripari fu un pittore italiano nato nel 1843 a Bozzolo, ma trasferitosi da bambino ad Asola, nella provincia di Mantova. La sua vita fu segnata da umili origini, essendo nato in una famiglia di contadini talmente povera da doverlo affidare a un orfanotrofio. Nonostante le difficoltà, il talento di Ripari non passò inosservato: grazie al sostegno di figure locali e alla concessione di una borsa di studio da parte del comune di Asola, ebbe l'opportunità di frequentare l'Accademia di Brera a Milano. Qui, sotto la guida di maestri come Giuseppe Bertini e Raffaele Casnedi, si distinse vincendo numerosi premi e riconoscimenti. La sua formazione artistica fu influenzata dal Romanticismo tardivo, e le sue opere spesso ritraggono scene di genere, con particolare attenzione alle figure femminili e alle composizioni floreali. Ripari ebbe anche un'esperienza come volontario nelle armate italiane sotto Garibaldi, combattendo nel Tirolo nel 1866. Questa esperienza bellica, tuttavia, non sembra aver influenzato direttamente il suo stile pittorico, che rimase fedele alla rappresentazione di scene delicate e romantiche. Dopo il servizio militare, Ripari iniziò a esporre le sue opere in varie mostre, ottenendo un crescente riconoscimento. Tra le sue esposizioni più note, si ricordano quelle alla Esposizione di Milano del 1872, dove presentò opere come "Passeggio nel giardino" e "Le rose", e quella del 1883, dove espose "Buon giorno" e "Prima neve". La sua partecipazione a queste mostre gli permise di stabilirsi a Milano, dove visse la maggior parte della sua vita adulta, dipingendo sia in olio che ad acquarello. Le sue opere furono apprezzate anche oltre i confini italiani, tanto che realizzò diverse opere per la Regina del Regno Unito. La Galleria d'Arte Moderna di Milano conserva numerosi suoi lavori, tra cui "Alla finestra" (1850), "Il mese di Maria" (1875), e "Peccato e preghiera" (1882). Il critico contemporaneo Virgilio Colombo notò in Ripari l'influenza di Tranquillo Cremona, sebbene con una pennellata meno iridescente e più delicata, avvicinandosi più agli stili di Mosè Bianchi. Nel corso della sua carriera, Ripari si dedicò anche al ritratto, genere che lo vide impegnato soprattutto negli ultimi anni di vita. Una delle sue opere più note in questo ambito è "La Wally", olio su tela che rappresenta una scena dell'opera lirica di Alfredo Catalani. Questo dipinto evidenzia l'influenza di Tranquillo Cremona, non solo nello stile pittorico ma anche nella scelta dei soggetti, dato che Cremona era amico del compositore Catalani. Virgilio Ripari morì a Milano l'11 aprile 1902, lasciando un'eredità artistica significativa che continua a essere apprezzata e studiata. La sua vita e il suo lavoro furono oggetto di una retrospettiva nel 2018-2019 ad Asola, intitolata "VIRGILIO RIPARI. Un pittore a Milano nel secondo Ottocento", che ha offerto una nuova occasione per riscoprire e valorizzare il suo contributo all'arte italiana del XIX secolo. La sua capacità di catturare la delicatezza delle scene quotidiane e la bellezza effimera dei fiori e delle figure femminili lo rendono un artista di spicco nel panorama artistico del suo tempo.
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