La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Leonardo Roda ( Racconigi 1868 - Torino 1933). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Leonardo Roda, nato a Racconigi nel 1868 e deceduto a Torino nel 1933, è stato un pittore italiano la cui arte ha saputo catturare l'essenza della natura e del paesaggio montano con una sensibilità e una precisione straordinarie. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con l'amore per la montagna, in particolare per il Monte Cervino, che divenne uno dei soggetti più ricorrenti e amati nelle sue tele. Roda iniziò il suo percorso artistico come autodidatta, per poi perfezionarsi sotto la guida di Marco Calderini. Sebbene i suoi primi lavori fossero influenzati dalle marine, ispirate dalle frequentazioni della Riviera ligure di Levante, fu la montagna a dominare la scena nelle sue opere successive. La sua passione per l'alpinismo e la botanica alpina trovò espressione nelle numerose vedute della Valtournenche e del Monte Cervino, ritratte in diverse stagioni e condizioni atmosferiche, testimoniando la sua profonda connessione con questi paesaggi. La carriera espositiva di Roda iniziò nel 1889, quando partecipò per la prima volta all'esposizione della Promotrice Torinese, un evento che lo avrebbe ospitato per i successivi 35 anni. La sua presenza fu costante anche al Circolo degli Artisti di Torino, dal 1895 al 1925. Oltre a Torino, le sue opere furono esposte nelle principali gallerie di Firenze, Milano e Genova, dove ricevettero ampio apprezzamento, in particolare per il suo stile paesaggistico che riusciva a catturare l'essenza dei paesaggi campestri e montani con una vivida realtà. Tra i titoli dei suoi lavori più noti si annoverano "Fra Celle e Albisola" (1899), "Riviera di Levante" (1889), "Costa Azzurra" (1907), "Partenza per la pesca", "Ulivi lungo la marina", e "Nel mare di Bordighera". Questi dipinti riflettono la sua capacità di trasferire su tela non solo la bellezza ma anche l'atmosfera dei luoghi che ritraeva, sia che si trattasse di scenari marini o montani. Il suo talento fu riconosciuto anche attraverso premi e riconoscimenti, come il premio del Club Alpino Italiano ricevuto nel 1908 alla IIa Quadriennale d'Arte di Torino, dove presentò tre opere: "Il Cervino", "Inverno che viene" e "Nomadi". Questi riconoscimenti non fecero altro che confermare la sua abilità nel rappresentare la montagna, non solo come un semplice soggetto artistico ma come una vera e propria espressione della sua anima. Nonostante la sua dedizione alla pittura di paesaggio, Roda non trascurò gli aspetti umani, come dimostrano opere come "Vita nomade", che rappresenta la vita zingaresca con una caratterizzazione intensa e profonda. La sua abilità nel paesaggio montano, e in particolare nel dipingere il Monte Cervino, emerge con forza nei suoi dipinti, dove ogni dettaglio del paesaggio è reso con precisione e amore. Nel corso della sua vita, Roda si dedicò anche all'insegnamento, trasmettendo la sua passione e le sue conoscenze a giovani artisti. Tra i suoi allievi si annovera Maria Righetto, figlia di Tancredi Righetto, da cui Roda ricevette sostegno economico per promuovere le proprie opere. La morte di Leonardo Roda nel 1933 non segnò la fine del suo impatto sul mondo dell'arte. Le sue opere continuano a essere esposte e apprezzate in mostre e collezioni, sia in Italia che all'estero, testimoniando la sua capacità di catturare l'eterna bellezza della natura attraverso la sua arte. La sua eredità vive non solo nelle sue tele ma anche nel ricordo di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzare il suo lavoro, rendendolo uno dei pittori paesaggisti più significativi del suo tempo.
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