La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giovanni Romagnoli ( Faenza 1893 - Bologna 1976 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giovanni Romagnoli, nato a Faenza il 12 maggio 1893 e deceduto a Bologna il 10 giugno 1976, è stato un pittore, scultore e incisore italiano la cui opera si inserisce con originalità e distinzione nel panorama artistico del primo Novecento. La sua formazione artistica ha avuto luogo all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove è stato allievo di Domenico Ferri e di Augusto Majani. Già in giovane età, Romagnoli ha iniziato a esporre le sue opere, ottenendo riconoscimenti significativi come il premio Curlandese nel 1917 e il premio Baruzzi nel 1920. La produzione artistica di Romagnoli si caratterizza per la sua capacità di interpretare la tradizione pittorica tardo ottocentesca emiliana alla luce del messaggio post-impressionista, approdando a una tavolozza ricca di impasti cromatici luminosi e morbidi. Questa sensibilità cromatica si riflette nelle sue opere, dove la modulazione della luce e il colore giocano un ruolo fondamentale. Durante gli anni Venti, Romagnoli ha raggiunto la consacrazione artistica anche all'estero, grazie alla sua abilità nel trattare tematiche intimistiche e familiari, con particolare attenzione alle figure femminili e alle scene domestiche. Uno degli aspetti più rilevanti della sua carriera è stato l'insegnamento presso l'Art School of the Carnegie Institute of Pittsburgh, dove ha avuto l'opportunità di intessere rapporti con importanti artisti bolognesi della sua generazione, come Giorgio Morandi, Carlo Corsi e Alfredo Protti. La sua esperienza negli Stati Uniti ha contribuito a rafforzare la sua reputazione internazionale, culminata con la vittoria del secondo premio alla mostra internazionale del Carnegie Institute di Pittsburgh nel 1924 e con la partecipazione alla XIV Biennale di Venezia. Le opere di Romagnoli esprimono una visione onirica e una sensibilità verso il quotidiano che si traducono in composizioni dedicate a figure femminili cariche di valore simbolico, spesso assorte nei loro pensieri o con lo sguardo perduto nel vuoto. Queste figure trasmettono sensi di solitudine, di attesa e di inaccessibilità, mitigati da una grazia che rende la sua figurazione meno dura e più incline a rinvenire frammenti di bellezza. La sua arte, infatti, si distingue per l'intensità dei rapporti di luce fra ambienti, figure e oggetti, che conducono temi elaborati a fondersi in tracce di luminescenza. Tra le opere più significative di Romagnoli si annoverano "Al chiaro di luna", che rappresenta una figura femminile distesa su un canapè di velluto rosso accanto a un giovane orchestrale, e "Interno con scrivania, lampada e poltrona", un esempio della sua abilità nel rendere le luci attraverso l'uso di matita e acquarello. Altre opere degne di nota sono "Studio di mani" (1921), un raro autoritratto con la modella preferita Zoraide Domenichini, e le sculture "Pomona" e "Testa di Zoraide". La sua dedizione all'arte e il suo contributo al panorama artistico italiano sono stati riconosciuti con numerosi premi e onorificenze, tra cui la medaglia d'oro come benemerito della scuola, dell'arte e della cultura nel 1965. Romagnoli è stato anche accademico e professore onorario di diverse accademie italiane, testimoniando il profondo impatto della sua opera sulle generazioni future di artisti. La vita e l'opera di Giovanni Romagnoli sono state celebrate in numerose mostre e retrospettive, tra cui una mostra monografica dedicata alla sua arte presso gli spazi espositivi di Casa Saraceni a Bologna nel 2017, a conferma del suo ruolo di figura chiave nell'arte italiana del Novecento.
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