La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Antonio Rotta ( Gorizia 1828 - Venezia 1903). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Antonio Rotta è stato un pittore italiano di grande rilievo, nato il 28 febbraio 1828 a Gorizia, all'epoca parte del Regno d'Illyria. La sua vita e la sua arte si sono intrecciate strettamente con la città di Venezia, dove ha trascorso gran parte della sua carriera, diventando noto per le sue opere di genere che ritraggono con intima delicatezza e attenzione al dettaglio la vita quotidiana veneziana. Rotta ha iniziato il suo percorso formativo all'età di tredici anni, iscrivendosi all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1841. Qui, sotto la guida del maestro Ludovico Lipparini, ha affinato le sue abilità pittoriche, orientandosi verso la pittura di genere, uno stile che si dedica alle scene di vita quotidiana. Questa scelta stilistica ha segnato l'intera carriera di Rotta, rendendolo uno dei massimi esponenti di questo genere nel diciannovesimo secolo. Il suo talento non passò inosservato, e già nei primi anni della sua carriera, Rotta iniziò a guadagnarsi il riconoscimento del pubblico e della critica. Nel 1853, partecipò all'Esposizione di Belle Arti a Milano con il dipinto storico "Tiziano Vecellio istruisce nella pittura Irene di Spilimbergo", un'opera che dimostra la sua abilità nel trattare temi storici e culturali con profondità e sensibilità. La sua fama crebbe ulteriormente quando, nel 1878, vinse il premio dell'esposizione del Salone del Louvre di Parigi, un riconoscimento che attestava il suo valore artistico su scala internazionale. Rotta continuò a esporre le sue opere in importanti mostre, tra cui quella di Berlino nel 1891 e l'Esposizione artistica di Gorizia nel 1894 con il dipinto "Stella marina". Tra le sue opere più note, "Il Ciabattino", "La morte del pulcino" e "Bambino e uva" si distinguono per la capacità di catturare momenti di vita quotidiana con una sensibilità e un realismo che parlano direttamente all'osservatore. Queste opere, insieme a molte altre, sono state vendute e ammirate non solo in Italia ma in tutto il mondo, trovando posto in musei e collezioni private di grande prestigio. La vita personale di Rotta è stata altrettanto ricca e complessa. Si sposò con una figlia di Lattanzio Querena, e dal loro matrimonio nacque Silvio Giulio Rotta, che seguì le orme paterne diventando anch'egli un apprezzato pittore. Questo legame familiare ha contribuito a creare una continuità artistica che ha arricchito ulteriormente il panorama artistico veneziano e italiano. Antonio Rotta morì a Venezia l'11 settembre 1903, lasciando un'eredità artistica di inestimabile valore. La sua capacità di rappresentare con autenticità e profondità emotiva la vita quotidiana e i personaggi della Venezia dell'Ottocento lo ha reso un punto di riferimento nella storia dell'arte italiana. La sua opera è stata celebrata postuma in numerose occasioni, tra cui la Biennale di Venezia del 1932, dove le sue opere sono state esposte in una sezione dedicata con menzione speciale, a testimonianza del suo contributo fondamentale alla pittura di genere e alla cultura artistica veneziana. La città di Gorizia, luogo della sua nascita, e Venezia, teatro della sua vita e delle sue creazioni, conservano gelosamente il ricordo di Antonio Rotta, attraverso le sue opere esposte nei musei e le strade a lui dedicate, segno di un'ammirazione e di un affetto che superano i confini del tempo.
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