La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Enrico Salfi ( Cosenza 1857 - 1935). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Enrico Salfi, nato a Cosenza il 28 novembre 1857 e deceduto nella stessa città il 14 gennaio 1935, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Cresciuto in una famiglia agiata e colta, Salfi ebbe la possibilità di coltivare fin da giovane le sue passioni per la musica e la pittura, grazie anche all'influenza della madre, una pianista, e di Giovan Battista, un pittore locale che gli impartì le prime lezioni. La sua formazione artistica prese avvio nel 1876, quando si trasferì a Napoli per frequentare l'Istituto di Belle Arti. Qui, sotto la guida di maestri del calibro di Domenico Morelli, Vincenzo Marinelli, Raffaele Postiglione e Attilio Mazzia, Salfi affinò le sue tecniche pittoriche e si avvicinò alla corrente neopompeiana, che avrebbe caratterizzato gran parte della sua produzione artistica. Questo movimento, che attingeva ispirazione dagli scavi archeologici di Pompei, offriva una visione romantica e idealizzata dell'antichità classica, che Salfi seppe interpretare con originalità e maestria. Durante i suoi anni a Napoli, Salfi esplorò anche il verismo, ma fu l'influenza di Morelli a indirizzarlo definitivamente verso la pittura neopompeiana. Le sue prime opere di rilievo, come "I parassiti postulanti" e "Venditore di anfore a Pompei", mostrano già una notevole abilità nel rappresentare scene di vita quotidiana dell'antica Roma con un'attenzione particolare alla pastosità del tocco e all'uso della luce. Salfi non si limitò però alla rappresentazione di scene antiche. Fu anche un apprezzato ritrattista e un fervente interprete di soggetti biblici, come dimostrano le diverse versioni del "Cristo deriso" e altre opere di tema religioso. La sua produzione artistica comprende anche dipinti sacri realizzati per chiese della Calabria, tra cui San Domenico in Cerisano e la chiesa di San Pietro in Rogliano, dimostrando la sua versatilità e la capacità di adattarsi a committenze diverse. Nel corso della sua carriera, Salfi partecipò a numerose esposizioni nazionali, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti sia in Italia che all'estero. Le sue opere furono esposte a Roma, Torino, Genova e in altre città italiane, riscuotendo successo presso critica e pubblico. Tra i suoi lavori più noti, si ricordano "Le Maghe", "Golgotha", "Madonna", "Faccia di Gesù" e "Satan Vanquished", che testimoniano la sua abilità nel trattare temi diversi con profondità emotiva e tecnica raffinata. Oltre alla pittura, Salfi si dedicò anche alla scrittura, pubblicando una raccolta di poesie intitolata "Lirica Pompeiana" e contribuendo con articoli su temi artistici a giornali dell'epoca. La sua passione per l'arte lo portò anche a ricoprire ruoli istituzionali, come quello di Ispettore dei Monumenti e Scavi e di curatore del Museo Civico di Cosenza, dimostrando un impegno costante nella promozione e nella tutela del patrimonio culturale. La vita e l'opera di Enrico Salfi sono state oggetto di studi e riconoscimenti postumi, che ne hanno sottolineato l'importanza nel contesto artistico italiano dell'epoca. La sua capacità di fondere insieme l'amore per l'antichità classica, l'interesse per il sacro e l'attenzione alla realtà contemporanea lo rendono una figura di spicco nella storia dell'arte italiana, capace di attraversare i confini temporali e di parlare ancora oggi al cuore degli amanti dell'arte.
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