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Pietro Sassi fu un pittore italiano nato il 18 luglio 1834 ad Alessandria, in Piemonte, e deceduto il 30 dicembre 1905 a Roma. La sua vita fu un percorso artistico dedicato alla rappresentazione di vedute urbane e rurali, specialmente quelle legate al paesaggio romano e della Campagna romana. La sua arte si caratterizzò per la capacità di catturare l'essenza dei luoghi attraverso la luce e l'atmosfera, rendendo le sue opere riconoscibili e apprezzate. Sassi crebbe in una famiglia modesta e riuscì a compiere gli studi artistici grazie a una pensione fornitagli dal comune di Alessandria. Questo sostegno gli permise di viaggiare per l'Europa e visitare i principali centri artistici dell'epoca, arricchendo così la sua formazione e la sua visione del mondo. Iniziò il suo percorso formativo a Torino, dove fu influenzato da artisti come Massimo D'Azeglio e Giuseppe Camino, che lo introdussero alla pittura di paesaggio. Nel 1862, Sassi si trasferì a Ginevra, attratto dalla fama di Alexandre Calame, un maestro del paesaggio romantico, che gli fornì preziosi consigli per la sua crescita professionale. A Ginevra, Sassi ebbe anche l'opportunità di lavorare accanto a Charles Humbert, un noto pittore animalista. Durante questo periodo, le lettere che inviava ad Alessandria rivelano il suo entusiasmo e i suoi progetti, nonché le sue impressioni sugli artisti e le opere che considerava validi per la sua educazione pittorica. Dopo il soggiorno a Ginevra, Sassi si recò a Parigi nel 1865, dove approfondì lo studio degli antichi maestri e conobbe diversi artisti contemporanei. Questa esperienza parigina fu fondamentale per la sua formazione, poiché gli permise di immergersi in un ambiente artistico vivace e innovativo, che influenzò notevolmente il suo stile. Al suo ritorno in Italia, Sassi si stabilì ad Alessandria, dove iniziò a insegnare disegno. Fu in questi anni che il suo indirizzo pittorico si consolidò, basandosi sullo studio dal vero della natura. Le sue opere di questo periodo mostrano una particolare attenzione alle variazioni atmosferiche e alle condizioni di luce, elementi che diventarono distintivi del suo stile. Nel 1875, Sassi si trasferì a Roma, dove continuò a sviluppare la sua arte, concentrandosi sulle vedute della città eterna e della campagna circostante. Le sue opere romane sono caratterizzate da una rappresentazione fedele e poetica dei siti storici e naturali, come dimostrano dipinti come "Il Foro romano visto dal lato" e "Il Colosseo visto da Palazzo Cesari". Sassi partecipò a numerose esposizioni artistiche, sia a Roma che in altre città italiane come Milano e Venezia. Le sue opere furono esposte in importanti mostre, tra cui l'Esposizione di Belle Arti di Roma del 1883 e le esposizioni nazionali di Torino e Venezia. Alcuni dei suoi dipinti più noti, come "Le Sponde del Lago di Garda in Tirolo", furono esposti all'Esposizione di Belle Arti di Torino nel 1880, e altri paesaggi furono presentati l'anno successivo a Milano. Oltre alla pittura, Sassi fu anche un acquarellista di talento, e le sue opere in questa tecnica contribuirono a diffondere la sua fama. Tra i suoi allievi si annovera Cesare Tallone, che continuò la tradizione della pittura di paesaggio in Italia. Le opere di Pietro Sassi sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui la Pinacoteca di Alessandria e la Galleria Nazionale di Roma. La sua arte continua a essere apprezzata per la capacità di trasmettere l'essenza dei paesaggi italiani e per il suo contributo allo sviluppo della pittura di veduta nel XIX secolo.
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