La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Scaglia ( Canale d'Alba 1859 - Torino 1918). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Michele Scaglia, nato a Canale d'Alba, Cuneo, nel 1859 e deceduto a Torino nel 1918, è stato un illustre pittore italiano la cui vita e opera si collocano nell'ambito della pittura tra l'Ottocento e il Novecento. La sua formazione artistica ha avuto luogo presso l'Accademia Albertina di Torino, dove ha seguito i corsi di figura di Enrico Gamba e quelli di pittura di Andrea Gastaldi, oltre a studiare il paesaggio con Antonio Fontanesi. Questo percorso formativo gli ha permesso di sviluppare una tecnica raffinata e una sensibilità artistica che lo hanno distinto nel panorama artistico dell'epoca. Durante la sua carriera, Scaglia ha lavorato molto a Parigi per conto del noto negoziante Goupil, esponendo a diverse mostre nella capitale francese. Di quel periodo si ricordano opere come "La danza delle rondini" e "Il supplizio di Tantalo". Successivamente, ha trascorso un periodo a Londra, dove le sue migliori opere sono entrate a far parte di collezioni private. In Italia, ha partecipato alle esposizioni internazionali di Torino del 1880 e del 1884, ritornando definitivamente in patria intorno al 1890. Scaglia è stato intimo di Giovanni Battista Quadrone, dal quale ha tratto ispirazione per le sue opere di soggetti di caccia e interni di bettole, sebbene trattati con una tecnica diversa da quella di Quadrone. La sua produzione artistica è caratterizzata da una grande varietà di soggetti, che spaziano dai paesaggi alle scene di vita quotidiana, dai ritratti ai dipinti di genere, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di catturare l'essenza della realtà circostante con sensibilità e maestria. Nonostante il successo e il riconoscimento ottenuti durante la sua vita, Scaglia ha trascorso gli ultimi anni in condizioni economiche difficili, morendo in miseria in un ospedale di Torino. I suoi funerali furono fatti a spese del pittore Giacomo Grosso, testimoniando il rispetto e l'affetto che i suoi contemporanei nutrivano nei suoi confronti. Le opere di Giuseppe Michele Scaglia sono oggi ricercate da collezionisti e appassionati d'arte, e alcune di esse sono state vendute a prezzi superiori rispetto alle stime iniziali in aste d'arte. Questo interesse dimostra il valore duraturo del suo contributo al mondo dell'arte e la sua capacità di ispirare nuove generazioni di artisti e amanti dell'arte. Nel corso della sua carriera, Scaglia ha esposto in numerose mostre, tra cui la XLII edizione della Mostra della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino nel 1883, dove ha presentato "La danse des hirondelles". Ha continuato a partecipare a queste esposizioni negli anni successivi, presentando opere come "Ritratto dell'autore" e "Ritratti di fanciulli". Queste partecipazioni testimoniano il suo impegno nel campo artistico e il suo desiderio di condividere la sua visione con il pubblico. La sua tecnica pittorica, caratterizzata da un uso sensibile del colore e da una grande attenzione ai dettagli, ha permesso a Scaglia di creare opere di notevole bellezza e profondità emotiva. Le sue composizioni spesso riflettono un'attenta osservazione della natura e della vita umana, esplorando temi universali attraverso una prospettiva personale e intima. In conclusione, Giuseppe Michele Scaglia rimane una figura significativa nella storia dell'arte italiana, la cui opera continua a essere apprezzata per la sua qualità artistica e la sua capacità di comunicare emozioni profonde. La sua vita, segnata da successi e difficoltà, riflette la passione e la dedizione che hanno guidato il suo percorso artistico, lasciando un'eredità duratura che continua a ispirare e affascinare.
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