La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Felice Schiavoni ( Trieste 1803 - Venezia 1881). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Felice Schiavoni, nato a Trieste il 19 marzo 1803 e deceduto nella stessa città il 30 gennaio 1881, è stato un pittore italiano di rilevanza storica, noto per le sue opere che spaziano dalla pittura storica, al genere e al ritratto. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e l'evoluzione della pittura italiana dell'Ottocento, segnando un ponte tra la tradizione neoclassica e le nuove correnti artistiche emergenti. Figlio del pittore Natale Schiavoni, Felice iniziò il suo percorso artistico sotto la guida del padre, da cui ricevette i primi insegnamenti. Questa precoce formazione familiare pose le basi per lo sviluppo del suo stile personale, che si sarebbe poi arricchito grazie agli studi presso prestigiose accademie. Nel 1814, nonostante la giovane età, Felice riuscì ad iscriversi all'Accademia di Brera a Milano, dove fu allievo di Luigi Sabatelli, un'esperienza che influenzò profondamente il suo approccio alla pittura. Successivamente, la sua formazione proseguì a Vienna e a Venezia, città in cui si stabilì definitivamente nel 1821. Durante la sua carriera, Felice Schiavoni si distinse per la sua abilità nel ritratto e nella pittura di genere, ma fu soprattutto nelle rappresentazioni storiche e religiose che il suo talento trovò piena espressione. Tra le sue opere più celebri, si ricorda "La morte di Raffaello", un capolavoro che richiese quindici anni di lavoro e che fu commissionato dall'Imperatore Alessandro II di Russia. Questa grande tela, che includeva sedici ritratti di famosi artisti italiani riuniti attorno al letto del morente Raffaello, dimostrò non solo la maestria tecnica di Schiavoni ma anche la sua profonda conoscenza della storia dell'arte. Felice Schiavoni fu anche un apprezzato ritrattista, capace di catturare l'essenza dei suoi soggetti con sensibilità e acume psicologico. Tra i suoi ritratti più noti, si annoverano quelli della granduchessa Elena Paulowna e di numerosi membri dell'aristocrazia e della borghesia europea dell'epoca. La sua fama oltrepassò i confini italiani, arrivando fino alla corte imperiale russa, dove realizzò molte opere per la famiglia imperiale, guadagnandosi l'appellativo di "Raffaello veneziano". Oltre alla pittura, Felice Schiavoni si dedicò anche alla realizzazione di opere sacre per chiese e luoghi di culto, tra cui spiccano "Il miracolo di Sant'Antonio di Padova" e diverse Madonne, che testimoniano la sua profonda fede e il suo interesse per la spiritualità. La vita personale di Felice Schiavoni fu segnata dalla perdita della moglie Regina Sfriza, che morì poco dopo di lui. I suoi figli, Carolina e Giulia, seguirono le orme paterne dedicandosi alla pittura, la prima specializzandosi in paesaggi e la seconda in ritratti e temi storici. Anche il fratello Giovanni fu un pittore, noto per le sue opere di mitologia e storia. Felice Schiavoni lasciò un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana, non solo per la qualità e la varietà delle sue opere ma anche per il suo contributo alla formazione di una nuova generazione di artisti. La sua arte, che unisce la precisione neoclassica a una sensibilità pre-romantica, continua a essere studiata e ammirata per la sua capacità di trasmettere emozioni profonde e per la sua straordinaria tecnica pittorica.
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