La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Ettore Simonetti ( attivo a Roma nel 19� secolo - attivo a Roma nel 19� secolo). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Ettore Simonetti, nato a Roma nel 1857 e deceduto nella stessa città nel 1909, è stato un pittore e acquarellista italiano che si è distinto per le sue opere orientaliste e le scene di genere storico. Figlio di Francesco, un orafo, cesellatore e argentiere, e di Carolina Raffaelli, discendente da una famiglia di mosaicisti con un laboratorio a Roma, Ettore ha ereditato un profondo senso artistico e una predisposizione per le arti fin dalla giovinezza. Uno dei suoi antenati, Giacomo Raffaelli, fu tra i pionieri della tecnica del micromosaico moderno, contribuendo a consolidare la tradizione artistica familiare. La formazione artistica di Simonetti iniziò nel 1869 quando frequentò un corso di geometria presso l'Accademia di San Luca, dove si distinse vincendo un premio per la prospettiva. Questo fu solo l'inizio di una carriera che lo avrebbe visto diventare uno dei più apprezzati acquarellisti del suo tempo, insieme a colleghi come Enrico Tarenghi, Giuseppe Aureli e Giulio Rosati. Nonostante non avesse mai viaggiato in Nord Africa o in Medio Oriente, Simonetti riuscì a creare opere orientaliste di notevole impatto, basandosi su fotografie, illustrazioni di altri artisti e descrizioni di viaggiatori. Il fratello maggiore di Ettore, Attilio Simonetti, anch'egli pittore e antiquario, ebbe un'influenza significativa sulla sua carriera. Attilio, cofondatore dell'Associazione degli Acquarellisti romani nel 1875, era un collezionista appassionato di tappeti, abiti, tessuti damascati, sete, pantofole, oggetti in ottone, ceramica e rame, tutti originali e provenienti dal Vicino Oriente. Questi accessori permisero a Ettore di ricostruire con precisione le scene per i suoi dipinti, creando ambientazioni ricche e dettagliate che trasportavano lo spettatore in luoghi esotici e lontani. Le opere di Simonetti spesso presentavano le stesse figure in diverse composizioni o ambientazioni, mostrando la sua abilità nel riutilizzare e adattare i suoi soggetti per creare nuove narrazioni visive. Oltre all'orientalismo, Simonetti nutriva una passione per il XVIII secolo, dipingendo conti, moschettieri, cardinali e dame in costumi d'epoca. Questo interesse fu influenzato dal pittore barocco Pietro Longhi, noto per le sue scene di vita quotidiana veneziana. Nel corso della sua carriera, Simonetti partecipò a numerose mostre, tra cui quelle dell'Associazione Artistica Internazionale nel 1882, della Società degli Amatori e Cultori di belle Arti nel 1899 e della Società degli Acquarellisti nel 1900. Insegnò anche disegno dal vero presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, trasmettendo la sua conoscenza e passione per l'arte alle generazioni future. Il nipote di Ettore, Amedeo Simonetti, seguì le orme dello zio diventando anch'egli un pittore orientalista. Questo testimonia l'impatto duraturo di Ettore Simonetti non solo sulla sua famiglia ma anche sul mondo dell'arte italiano. Le sue opere, caratterizzate da una tavolozza variegata e luminosa, continuano a sedurre e affascinare il pubblico, offrendo uno sguardo su mondi lontani e culture diverse attraverso la lente dell'arte italiana dell'Ottocento. Simonetti rimane una figura emblematica dell'orientalismo italiano, un artista che, attraverso la sua maestria nell'acquarello e la sua abilità nel catturare l'essenza di culture e epoche diverse, ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte. Le sue opere, ricche di dettagli e sfumature, continuano a essere apprezzate per la loro bellezza e la loro capacità di trasportare lo spettatore in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, dimostrando l'universalità e la perenne attrattiva dell'arte.
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