La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Cesare Sofianopulo ( Trieste 1889 - 1968). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Cesare Sofianopulo, nato a Trieste il 28 maggio 1889 e deceduto nella stessa città il 19 marzo 1968, è stato un pittore e letterato di origini greche, figura di spicco nel panorama artistico del Novecento triestino. La sua vita si dipana tra la ricerca di un'espressione artistica profondamente personale e l'immersione in un contesto culturale europeo vivace e in continuo fermento. Sofianopulo nasce in una famiglia agiata di origine greca e inizia la sua formazione presso il liceo classico "Dante Alighieri" di Trieste. Tuttavia, la sua passione per l'arte lo porta a interrompere gli studi per dedicarsi completamente alla pittura. Da giovanissimo, diventa allievo di Argio Orell, un pittore triestino legato al linguaggio delle Secessioni europee. La sua formazione artistica prosegue a Monaco di Baviera, dove nel 1910 si iscrive all'Accademia di Belle Arti e segue le lezioni di Angelo Yank. L'anno successivo, il suo percorso lo porta a Parigi, dove entra in contatto con esponenti di spicco dell'avanguardia artistica, tra cui Amedeo Modigliani, Gabriele D'Annunzio e lo scultore cubista Jacques Lipchitz. Il soggiorno parigino è breve ma intenso, e nel 1912 Sofianopulo ritorna a Monaco, dove frequenta l'Accademia sotto la guida di Franz von Stuck, figura chiave della Secessione monacense. Questa esperienza si rivela determinante per la sua formazione stilistica, permettendogli di acquisire una tecnica minuziosa e un disegno preciso. Nel 1913, partecipa all'Esposizione Internazionale d'Arte del Glaspalast di Monaco, ottenendo un notevole successo. Durante gli anni Venti e Trenta, Sofianopulo si dedica alla ritrattistica, eseguendo numerosi ritratti ed autoritratti che rivelano una notevole capacità d'introspezione psicologica. Tra le sue opere più significative di questo periodo ci sono il "Doppio autoritratto" (1934) e "L'Autoritratto bifronte" (1936), esempi emblematici della sua tensione psicologica e della sua ricerca di conoscenza di sé attraverso l'arte. Sofianopulo è anche un assiduo frequentatore del Circolo Artistico di Trieste, di cui diventa bibliotecario nel 1923 e membro del Consiglio direttivo dal 1927. La sua attività artistica non si limita alla pittura: si dedica anche alla letteratura, traducendo opere di Charles Baudelaire e di poeti greci moderni. La sua produzione letteraria comprende diari che vanno dal 1906 fino alla sua morte, e traduzioni di opere di Edgar Allan Poe e Paul Verlaine. La sua pittura è caratterizzata da un iperrealismo dell'immagine, con una minuziosa analisi delle sue componenti, e da rappresentazioni profonde spesso accompagnate da allegorie della vanitas o della morte. Gli autoritratti sono particolarmente importanti nella sua produzione, in cui riesce a indagare le molteplici sfaccettature dell'io. Negli ultimi anni della sua vita, Sofianopulo si dedica soprattutto alla scrittura, abbandonando quasi completamente la pittura fino alla sua morte nel 1968. La sua eredità artistica è stata celebrata in numerose mostre, tra cui una mostra al Museo Revoltella in occasione del centotrentesimo anniversario dalla sua nascita, che ha riconosciuto il suo contributo significativo alla cultura artistica della città di Trieste. La sua opera "Maschere", realizzata nel 1930 e esposta al Museo Revoltella, è un esempio della sua capacità di creare immagini stranianti e stralunate, utilizzando colori sgargianti che si discostano dalle sue solite tonalità cupe. In questo dipinto, Sofianopulo quintuplica la propria immagine, ritraendo se stesso in varie fogge ed espressioni, creando un gioco di simmetrie e incastri che riflettono la complessità della sua ricerca artistica. Cesare Sofianopulo rimane una figura emblematica dell'arte triestina, un artista che ha saputo coniugare la sua eredità culturale greca con le influenze delle avanguardie europee, lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico del Novecento.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO